Volge al termine la seconda notte delle operazioni di terra da parte di Israele contro Gaza e il bilancio si fa sempre più drammatico. Israele afferma infatti di aver maggiormente intensificato la sua guerra nella striscia di Gaza e afferma inoltre l'identificazione di ventuno tunnel nella striscia che corrispondono circa al settanta per cento della superficie totale. Il piano prevede incursioni strettamente effettuate a sorpresa.
I miliziani di Hamas uccisi finora, durante questa operazione, sono circa quaranta mentre altri venti miliziani sono stati catturati e consegnati al servizio di sicurezza interno per ottenere tutte le informazioni possibili.
Gli obiettivi su terra colpiti finora sono stati in totale circa 260 in sole 48 ore mentre i soldati feriti sono sei.
L'intervento dell'Onu?
Intanto in Israele e nei territori della Palestina è in arrivo il segretario dell'Onu, Organizzazione delle Nazioni Unite, Ban Ki moon che ha intenzione di proporre un accordo per il fatidico "cessate il fuoco". Anche Abu Mazen chiede lo stop delle azioni di guerra e pone un'altra richiesta che forse potrebbe portare risultati, ossia quella di mettere il territorio palestinese sotto la protezione dell'Onu. Hamas afferma invece di aver obbligato tutti gli israeliani a ritirarsi dalla striscia di Gaza. Ma sembra che i combattimenti continuino senza tregua.
Sale il numero dei palestinesi sfollati
Dalla comunicazioni della radio israeliana emerge come un terrorista sia stato ucciso per aver tentato di fare una strage, uno sterminio avvenuto entrando dalla striscia e infiltrandosi nel territorio israeliano. A combattere ci si trova anche sulle frontiere tra Gaza e Israele dove i commandi di Hamas si scontrano con quelli dello Stato ebraico. Il numero di palestinesi sfollati sale a cinquantacinquemila mentre ieri oscillava tra le 35 e le 40 mila persone. E purtroppo il numero sembra essere destinato a crescere soprattutto nel momento in cui Gaza teme un nuovo sbarco dei militari israeliani.