Funghi velenosi in vendita al mercato. L'incredibile vicenda ha avuto luogo a Padova, dove durante un controllo di routine al mercato ortofrutticolo, sono stati trovati due ovuli di Amanita phalloides, il quale è uno dei funghi più velenosi presenti nei boschi italiani; esso è simile all'Amanita caesarea, i cui ovuli sono commestibili e molto apprezzati. Ad operare la scoperta gli addetti del Servizio Igiene Alimenti Nutrizione, i quali quotidianamente vigilano sulla qualità dei cibi venduti sui banchi del mercatino hanno notato questi ovuli non aperti e hanno fatto la scoperta.

È stato scoperto che i funghi erano stati controllati da un esperto dell'azienda importatrice, che ha sede a Treviso; circostanza che rende ancora più grave ciò che è accaduto, poiché evidenzia una grande superficialità nell'operato del sedicente esperto. Si tratta di una circostanza molto grave, poiché l'Amanita phalloides è uno dei funghi più velenosi, che avrebbe potuto provocare la morte o, comunque, gravissimi danni al fegato di eventuali consumatori; per questo motivo è intervenuta la magistratura, la quale ha denunciato l'importatore. Il lotto, proveniente dalla Romania, aveva una etichetta non regolare, in quanto non aveva indicazione del fornitore rendendone impossibile la tracciabilità.

Fa riflettere il fatto che il micologo dell'azienda avesse dato l'ok a che gli ovuli velenosi arrivassero sul mercato.

L'Amanita phalloides è il fungo più pericoloso esistente in natura. Sono sufficienti piccole dosi di questo fungo a causare danni irreversibili al fegato e il tasso di mortalità legato al suo consumo è ancora superiore al 20%.

Lo sviluppo della cultura micologica è ancora in una fase iniziale nel nostro Paese; eppure sono molti coloro che si recano nelle montagne alla ricerca di funghi. È una buona norma dopo la raccolta recarsi in un centro micologico perché personale esperto possa controllare ciò che si è raccolto. La cronaca ogni anno narra di episodi di persone che muoiono o subiscono gravi lesioni epatiche per il consumo di questo cibo.

In alternativa ci si può recare presso i centri del Corpo Forestale dello Stato per avere lo stesso tipo di assistenza, anche se in questo caso non si deve dimenticare di essere in regola con la normativa, per evitare di essere multati.