Ha lanciato un Sos disperato sul social network dove scriveva abitualmente per cercare di salvarsi dalla furia omicida del nonno materno, che da anni abusava di lei. Anahlia Cowherd, ragazza di 11 anni residente a Seattle, non ha fatto in tempo però ad evitare che una tragedia si abbattesse sulla sua famiglia. Insieme alla mamma 39enne, è stata uccisa a colpi di pistola da quel nonno - orco che, subito dopo aver commesso il duplice omicidio ha rivolto l'arma verso di sé e si è suicidato.
L'omicidio - suicidio è avvenuto lunedì 20 ottobre, ma soltanto adesso gli investigatori stanno ricostruendo i fatti, grazie alle pagine di denuncia che da tempo la ragazza scriveva online. Fin da quando aveva 8 anni, infatti, Anahlia era vittima di abusi sessuali da parte del nonno: la ragazzina, non trovando il coraggio per parlarne con la madre, trovava libero sfogo in quel social network e in quella sorta di diario online nel quale scriveva del dolore, della frustrazione e delle sofferenze di una bambina che vede nel nonno una sorta di orco che le ha portato via le gioie e l'ingenuità dell'infanzia.
Poi, un giorno, la ragazzina ha trovato la forza di rivelare alla mamma Christine degli abusi che ormai da anni subiva dal nonno Honorario Yango. La donna, stando al racconto scritto dalla 11enne su internet, adirata, si sarebbe scagliata contro il padre minacciandolo che, se avesse toccato un'altra volta la figlia, avrebbe chiamato la polizia e l'avrebbe fatto sbattere in galera. In queste pagine, si intravede un barlume di speranza per la piccola Anahlia, la quale pensava che, sotto la protezione della madre, il suo molestatore non l'avrebbe più toccata. Ma l'illusione è durata ben poco.
Dopo qualche giorno, infatti, nuove confessioni della ragazzina, la quale afferma che il nonno ha ricominciato ad abusare di lei: forse spinta dalla disillusione, la piccola manifesta anche istinti suicidi, minacciando di voler morire tagliandosi i polsi. Ma in realtà, ad ucciderla, a breve, sarebbe stato proprio quel nonno - orco. Non si sa cosa possa essere accaduto: all'improvviso, il 78enne si è armato di pistola per sparare ai suoi familiari. Anahlia, rifugiatasi nella camera da letto della madre insieme al fratellino e al cane, ha provato ad usare ancora una volta internet per trovare un'ancora di salvezza. Ha chiesto aiuto, ha scritto che il nonno aveva minacciato di uccidere tutta la sua famiglia e che in quel momento, impaurita, si trovava nascosta in camera della mamma.
Ma poco dopo quel disperato appello, la morte si è portata via questa sfortunata ragazzina. Yango ha ucciso lei e la madre, senza pietà, e dopo si è sparato. Soltanto il fratellino di Anahlia, di 10 anni, è stato risparmiato, anche se ora è ricoverato e tenuto sotto osservazione in stato di shock. La piccola Anahlia fino all'ultimo secondo della sua vita ha provato a contrastare il suo destino beffardo, ma alla fine, nonostante il suo coraggio, non ce l'ha fatta, e ha lasciato online il suo "testamento" di sofferenza e frustrazione di una breve ma quantomai dolorosa esistenza.