Resta alta la preoccupazione inerente una potenziale diffusione del virus Ebola in tutto il mondo che è ormai, come tutti sappiamo, una sorta di villaggio globale. Il presidente Usa Barack Obama oggi 16 ottobre 2014 ha inteso rassicurare l'opinione pubblica molto allarmata dalla morte di un uomo colpito da Ebola negli Stati Uniti e dal secondo caso, quello di un'infermiera contagiata in Texas, chiarendo che il rischio di un'epidemia del virus Ebola negli Stati Uniti è al momento minimo. Il presidente ha chiesto tuttavia il massimo impegno alle autorità sanitarie in quanto più che mai importante è la prevenzione.

I dati parlano da soli circa l'oggettiva gravità della situazione. Per l'Oms sono infatti ben novemila i casi accertati, ma news importanti giungono dalla Cina. In questo paese, infatti, c'è una società produttrice di farmaci che sta lavorando al JK-05, prodotto che potrebbe essere posto in vendita entro la fine del 2014. Trattasi di medicina che secondo gli esperti potrebbe fungere da metodo efficace per contrastare l'Ebola.



La morte di un dipendente dell'Onu in Germania, medico di nazionalità sudanese che si era ammalato lavorando in Liberia ha gettato benzina sul fuoco e all'aeroporto di Heathrow (Londra) ci si è organizzati per attivare controlli preventivi che saranno verosimilmente presto estesi ad altre realtà. Ci sono però anche buone nuove.

Secondo le news provenienti dai paesi africani Liberia, Guinea e Sierra Leone la diffusione del virus Ebola appare in fase di rallentamento significativo. OMS ritiene però che entro dicembre il numero di persone malate è destinato ad aumentare inevitabilmente. Il momento resta dunque estremamente delicato, visto che i dati parlano chiaro: nel corso dell'ultimo mese si registrano mille nuovi casi a settimana.

Anche nel nostro Paese il governo si sta preoccupando di affrontare l'emergenza sanitaria e proprio nel corso della giornata di ieri il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha illustrato ai massmedia cosa si intende fare, annunciando all'uopo lo stanziamento di un'importante somma.