Resta molto alta l'attenzione dell'opinione pubblica per la morte delle tredicenne di Brembate Yara Gambirasio, delitto per il quale, come certo saprete, risulta indagato il muratore Massimo Giuseppe Bossetti, che si trova ristretto nel carcere di Bergamo. Al 30 ottobre 2014 Bossetti si trova da quattro mesi in regime di isolamento.
Bisogna fare una precisazione illuminante. Bossetti è, anzi era, in isolamento allo scopo di prevenire violenze contro di lui poste in essere da altri detenuti. Nell'ambiente del carcere da sempre le persone condannate o anche semplicemente sospettate di reati legati alla pedofilia sono bersaglio di rappresaglie punitive.
"I bambini non si devono toccare." è una sorta di comandamento valido anche nell'insidioso territorio del crimine.
Non è dunque Bossetti ad essere ritenuto pericoloso per gli altri detenuti ma il contrario. È di oggi la notizia che ora le cose cambieranno poiché il Pubblico Ministero Letizia Ruggeri ha revocato l'isolamento. Quali saranno le conseguenze? Si tenga in debito conto che la moglie di Bossetti aveva spiegato nel corso di una recente intervista tv che il marito in carcere era sprofondato in una forte depressione trovando ristoro solo nella figura del cappellano del carcere che ha sempre avuto per lui quelle parole di conforto indispensabili nei momenti più bui.
La notizia della revoca dell'isolamento è giunta proprio il giorno del compleanno di Bossetti che ha compiuto 44 anni e che per l'occasione ha quindi ricevuto un particolarissimo regalo, anche se la sua posizione resta alquanto problematica in quanto diversi indizi fanno sospettare di lui, che comunque si professa non colpevole e fino a prova contraria deve essere considerato tale.
Gli avvocati di Bossetti stanno intanto lavorando per esporre ai magistrati la loro linea difensiva. Tra i difensori si segnala Ezio Denti, criminologo, il quale sostiene che Yara Gambirasio potrebbe essere stata portata nel tristemente famoso terreno di Chignolo d'Isola solo dopo essere stata uccisa altrove e probabilmente da più persone (una sorta di branco?).
Si continua a non comprendere il motivo di tanto accanimento verso una ragazzina.
Nelle prossime settimane sarà interessante osservare come Denti argomenterà in merito, anche perché ci sarà da fare sempre e comunque i conti con l'esame del dna che testimonia contatti tra Bossetti e Yara Gambirasio: un dato di fatto che sarà molto difficile porre in dubbio.
Se però risulterà la partecipazione in concorso di altre persone la scena del crimine potrebbe mutare sensibilmente, magari con un'attribuzione più eterogenea delle responsabilità dei singoli individui.