Sono ancora molti i casi sospetti davirus Ebola in Europa, ma a quanto pare l'infezione si stadiffodendo anche a New York, tanto è vero che qualche giornofa è stato ricoverato urgentemente un medico con sintomiquali febbre e dissenteria e in seguito è risultatopositivo al virus.
Nel frattempo il ministero della Sanità annuncia il primo caso da Ebola a Mali, trattasi diuna bambina dell'età di due anni arrivata dalla Guinea esuccessivamente deceduta a causa del virus.
Secondo il Corriere della Sera, anchedue italiani sono stati fatti rientrare in Italia conchiari sintomi da virus Ebola e sottoposti a quarantena,esattamente come prevede il protocollo sanitario.
I due italiani sono un'ostetricaChiara Maretti e un chirurgo Paolo Setti Carraro, entrambiavrebbero soggiornato a scopo lavorativo in Sierra Leone e a causa diun'inadempienza sanitaria non attribuibile a loro, sarebbero statiesposti a un grave pericolo come quello da virus Ebola.
I due medici Chiara e Paolo,sono stati costretti ad abbandonare Pujehun e immediatamentefatti rientrare in Italia, dove all'aeroporto della Malpensaad attenderli vi erano medici e paramedici, pronti ad intervenire contutto il necessario previsto dal protocollo sanitario.
L'ostetrica e il chirurgosono stati trasportati d'urgenza a Milano all'ospedaleSacco, ma a quanto pare le autorità in collaborazione con Cuammavrebbero richiesto che i due italiani vengano sottopostiall'isolamento nella propria abitazione per 21 giorni.
Chiara e Paolo, sonoininterrottamente controllati telefonicamente, solamente nel caso sipresentassero sintomi come febbre, cefalea,problemi gastrointestinali, verrebbero trasportati all'istantein una struttura adeguata al virus da Ebola.
L'ostetrica Chiara Maretti sitrova nella propria abitazione e riesce a comunicare attraverso lafinestra con una signora di una certa età di nome Franca.
Ilchirurgo Paolo SettiCarraro poco dopo essere giuntonella propria abitazione è stato sollecitato dalla mamma di unacompagna di scuola della figlia Alice,che avrebbe dato il benvenuto a casa, ma subito dopo avrebbe chiestopreoccupata se non era pericoloso che lui si trovasse lì. Paolostesso dovette chiamare la responsabile dell'istituto scolastico perassicurare che rimarrà lontano da chiunque.
Marealmente, quanto rischio c'è per l'Italia, il nostro paese èveramente pronto a questo tipo di emergenza?Nel corso della trasmissione televisiva delle Iene andatain onda mercoledì 22 ottobre 2014, ha dimostrato che alcuni ospedaliitaliani non sono affattoattrezzati in maniera consona per fronteggiare un probabilesoggetto infettato davirus Ebola.