A tutto si poteva pensare, ma a questo proprio no. Quanto state per leggere è la chiara e palese dimostrazione che "l'uomo", purtroppo sempre più spesso, è capace di agire nelle modalità più immorali ed intollerabili possibili, ignorando ogni qualsivoglia forma di dignità della vita umana.

La notizia sconvolgente, trapelata dall'affidabile Wall Street Journal, riporta il tremendo e orribile fatto: in Liberia, mentre centinaia di persone muoiono dolorosamente, in preda al tremendo virus Ebola, alcuni operatori sanitari sono pagati per emettere falsi certificati di decesso, dove viene espresso che la morte di queste povere persone non è stata provocata dall'Ebola. Responsabilità non da attribuire al governo locale o a qualche altra grossa organizzazione che manovra i fili da dietro le quinte: i finanziatori di cotanto scempio sono gli stessi parenti delle vittime. Incredibile, ma vero.

I parenti dei defunti sono disposti a pagare gli operatori sanitari poiché, emettendo un certificato di morte falso, dove si attesta che il decesso del loro caro non è da associare al virus Ebola, il corpo del parente deceduto può rimanere in custodia alla famiglia anziché essere immediatamente cremato come da prassi, per eliminare ulteriori probabilità di contagio. In questo modo i familiari del deceduto possono osservare le loro usanze locali attinenti ai riti funebri (le persone di quella zona appartengono a religioni animiste). Queste includono il lavaggio della salma e la veglia che può durare anche diversi giorni. Durante la veglia, tante persone vanno a omaggiare con la propria presenza il feretro, molte delle quali, per lo più i parenti, lo baciano più volte fino a poco prima della sepoltura. Questa pratica è estremamente pericolosa, in quanto il virus Ebola continua ad essere altamente contagioso anche successivamente alla morte dell'infettato: per questo motivo le norme di sicurezza prevedono la cremazione dei cadaveri infettati dall'Ebola.

Gli incassi di questi approfittatori del male non sono nemmeno stellari.

In merito a ciò, vengono in mente i celebri trenta denari che bastarono a Iscariota per vendere il suo Maestro. In Liberia infatti, gli operatori sanitari disonesti che guadagnano sui morti, sulle famiglie di questi e sulla morte generale che sarà provocata da questa loro meschina avidità, si accontentano di appena quaranta dollari a certificato; talvolta cinquanta. È questo dunque il reale valore della vita?