Secondo gli ultimi aggiornamenti provenienti da Kobane, i jihadisti dell'Isis sono stremati dal lungo assedio messo in atto per impadronirisi della città curda, situata vicino al confine con la Turchia. È quanto riferisce il Wall Street Journal, in base a fonti curde e statunitensi. La battaglia per la conquista di Kobane va avanti da un mese ormai e sta indebolendo l'Isis, obbligandola a rivedere i suoi piani espansionistici. Secondo le fonti, alcuni dei migliori combattenti jihadisti sono caduti nel tentativo di sottomettere Kobane.

Il Pentagono sostiene che centinaia di militanti sono morti durante gli attacchi aerei Usa, effettuati a sostegno dei combattenti curdi.

L'Osservatorio siriano per i diritti umani parla di 370 jihadisti morti. Questi dati, sempre secondo le fonti del Wall Street Journal, stanno spingendo l'Isis ad arruolare ragazzini di dodici anni, spediti in prima linea senza il minimo addestramento militare. Il vicepresidente del governo locale di Kobane, Khaled Barkal, riferisce che le truppe terroristiche, hanno iniziato a ritirarsi da alcune aree della città.

Mentre le truppe dell'Isis sono sempre più provate dall'assedio a Kobane e dalle difficoltà per ottenere gli approvigionamenti necessari a proseguire i combattimenti, il Centro di comando americano per il Medio Oriente e l'Asia centrale comunica di aver provveduto a rifornire i curdi con armi e materiale medico.

I rifornimenti, messi a disposizione dalle autorità curde, sono stati lanciati sulla città da un cargo americano C-130.

Spostandoci sul fronte iracheno, Julie Bishop, ministro degli Esteri australiano, annuncia un accordo con il governo dell'Iraq, per l'impiego di 200 elementi appartenenti alle forze speciali australiane, nell'addestramento dei militari iracheni impiegati contro le forze del Califfato islamico. Le forze speciali australiane, sottolinea Julie Bishop, hanno il compito di "consigliare e assistere il governo iracheno nel costruire la capacità delle forze di sicurezza irachene".