Purtroppo è morta la neonata che ieri mattina è stata abbandonata dalla madre subito dopo il parto, madre che già nella serata di ieri si è consegnata ai carabinieri per fornire le sue spiegazioni.
La bimba nata da poche ore è trovata sommersa dalla spazzatura nella mattina del 24 novembre da un senzatetto a Palermo, in un cassonetto di via Di Giorgi. Il corpo della piccola era completamente ricoperto di sangue e lei era ormai cianotica; il clochard ha chiamato subito due donne che passavano nelle vicinanze che hanno potuto allertare l'ambulanza.
Quando i soccorsi sono giunti sul posto la neonata è stata intubata e portata con urgenza al nosocomio Civico di Palermo: aprendo una parentesi, i sanitari vogliono, con l'occasione, ricordare alla popolazione che all'interno della struttura esiste la culla per la vita che serve proprio per lasciare i figli indesiderati che in questo modo possono essere assistiti fino dalle prime ore di vita senza rischiare di morire. Per la piccola, ritrovata in una sacca rossa che conteneva anche una calzatura e un paio di forbici, non c'è stato nulla da fare ed è morta poco dopo il ricovero nel reparto neonatale.
I carabinieri intervenuti sul luogo del ritrovamento avevano già diramato un avviso nel quel si richiedeva a chiunque fosse stato testimone di farsi avanti: nella serata quindi la madre infanticida si è presentata all'ospedale - a causa delle cattive condizioni fisiche causate dal parto - accompagnata dal cognato vigile del fuoco.
La donna ha 30 anni e vive nel Friuli insieme al marito militare, ed era tornata a Palermo da pochi giorni; durante l'interrogatorio al quale è stata sottoposta dal pubblico ministero Di Matteo che è titolare delle indagini la donna avrebbe affermato che pensava che la figlia fosse morta subito dopo la nascita in quanto non ne sentiva il battito.
Lo spavento l'avrebbe portata a compiere il gesto sconsiderato. La donna che è apparsa in grave stato di shock avrebbe raccontato di aver nascosto la gravidanza a tutti - marito compreso - e di aver partorito nella mattina di ieri da sola in casa della mamma. Nella giornata contro la violenza sulle donne purtroppo dobbiamo raccontare anche come a volte la violenza la subiscano i bambini per opera delle loro madri.