Sono finiti tutti agli arresti domiciliari con l'accusa di corruzione nei confronti di 12 medici pediatri, le 18 persone arrestate in Toscana dopo le indagini condotte dai carabinieri dei Nas di Livorno. Da queste indagini è infatti emerso che 12 medici pediatri: un medico di Livorno, uno di Piombino, otto pediatri della provincia pisana, uno di Lido di Camaiore, uno di Massa e 2 primari, uno di Empoli e uno di La Spezia, consigliavano alle mamme di utilizzare latte in polvere di note marche in sostituzione del latte materno. Le altre persone coinvolte sono anche cinque informatori scientifici ed un direttore di una ditta di prodotti alimentari per l'infanzia. Gli arresti domiciliari per i 18 professionisti accusati, sono stati chiesti dal sostituto procuratore, Giovanni Porpora e firmati dal Gip, Guido Bufardeci. Sono stati centodieci i carabinieri dei Nas coinvolti nell'operazione, dopo che nel 2013 era pervenuta al Comando di Livorno una segnalazione anonima che ha fatto scattare la ricerca. Nell'ambito della medesima indagine, sono state fatte altre 26 perquisizioni tra la Toscana, le Marche, la Liguria e la Lombardia.
I carabinieri del NAS che operano in Toscana e che hanno effettuato gli accertamenti, hanno rivelato, come si evince da una nota presso il comando dell'arma dei carabinieri della città di Livorno, che questa pratica corruttiva ci sarebbe da tempo, in modo diffuso e consolidato. Alcune famose aziende di alimenti per la prima infanzia, si attivavano affinché molti pediatri, dietro cospicue tangenti, prescrivessero il latte artificiale ai bambini appena nati. Queste tangenti consistevano in lussuosi viaggi e regali costosissimi. In tal modo le ditte potevano aumentare le vendite del prodotto. Grazie alle indagini dei carabinieri si è scoperta l'esistenza di questo giro di mazzette dal valore di migliaia di euro che servivano per l'acquisto di regali per i medici come cellulari, smartphone, personal computer, climatizzatori e televisori.