Samantha Cristoforetti è decollata alle 22.01, ora italiana, dalla base di Baikonur in Kazakistan, diventando da prima donna italiana nello spazio. Il viaggio di Samantha è durato circa sei ore quando, dopo quattro orbite intorno alla Terra percorse ad una velocità di 28mila chilometri orari, la navicella Soyuz sulla quale è imbarcata insieme ai compagni di viaggio, il russo Anton Shkaplerov e l'americano Terry Virts, ha raggiunto la Stazione Spaziale Internazionale (ISS).
LA MISSIONE FUTURA 42
L'astronauta italiana è stata assegnata nel 2012 alla missione Futura 42 dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI), in virtù del diritto acquisito dall'ente italiano per il contributo tecnico determinane fornito nella realizzazione della stazione orbitante, a conferma dell'eccellenza della ricerca italiana in campo aerospaziale dopo il successo della missione Rosetta.
Samantha Cristoforetti ha così raggiunto, con i suoi compagni di viaggio, gli altri tre astronauti già presenti a bordo della ISS, dove si occuperà, oltre che della manutenzione e del funzionamento della strumentazione di bordo (nel curriculum di Samantha c'è un Master in Ingegneria Meccanica), della conduzione in prima persona di 10 esperimenti italiani.
Tra i più interessanti esperimenti in programma, i più attesi sono gli studi sugli effetti fisiologici della microgravità sulla postura e sulla perdita di massa ossea e muscolare che potrebbero avere importanti ricadute sullo studio della osteoporosi.
Dal punto di vista tecnico, sarà molto interessante anche l'utilizzo di una stampante 3D, già installata a bordo della ISS, che potrebbe rivelarsi fondamentale nel ridurre la dipendenza dal rifornimento di pezzi di ricambio delle missioni di lunga durata.
SEI MESI NELLO SPAZIO
Nata a Milano nel 1977, Samantha Cristoforetti ha frequentato l'Accademia aeronautica di Pozzuoli, conseguendo il brevetto di pilota di guerra. Nel 2009 è stata prescelta dall'Ente Spaziale Europeo per partecipare al percorso di formazione di sei astronauti europei, conseguendo successivamente la qualifica di primo ingegnere di volo per le Soyuz, le uniche navette in grado di trasferire gli astronauti sulla Stazione orbitante ISS. La sua specifica preparazione le ha consentito di entrare a far parte della missione che la terrà per sei mesi in orbita nello spazio, prima donna italiana nella storia.