Non si sono ancora asciugate le lacrime versate per le vittime del folle attentato terroristico nella cioccolateria di Sydney che l'Australia torna a piangere. Teatro della mattanza è Mannora, alla periferia di Cairns, cittadina turistica nel nord est del paese. Un sobborgo abitato principalmente da aborigeni in cui degrado, alcolismo e violenza sono all'ordine del giorno. Sono le 11:20 ora locale quando un giovane ventenne, di cui le autorità non forniscono le generalità, tornato a casa scopre l'orrore. I suoi 8 fratelli, il più piccolo di 18 mesi e il più grande di 15 anni, sono stati orribilmente pugnalati a morte.

Pugnalata al petto anche la mamma che, ricoverata, non versa in pericolo di vita.

In queste ore è piantonata in una stanza d'ospedale e collabora con gli inquirenti per ricostruire la dinamica dei fatti. Si cerca di capire chi possa aver compiuto un gesto tanto disumano. Dalla scena del crimine, sia i funzionari di polizia alla ricerca di tracce utili sia i paramedici chiamati a ricomporre i corpicini straziati delle vittime, ne escono letteralmente sconvolti. Gli investigatori non si sbilanciano e non forniscono alcun dettaglio sullo stato delle indagini. Si limitano a tranquillizzare la popolazione lasciando intendere che la strage non è opera di qualcuno ancora libero di agire, e che, le ricerche, si stanno concentrando in un ambito ben specifico e ristretto.

Sotto la lente di ingrandimento i resoconti della trentaquattrenne unica scampata al massacro e gli spostamenti del figlio ventenne, assente al momento della mattanza. Siamo di fronte all'ennesima strage famigliare? Gli inquirenti hanno le bocche cucite e le indagini proseguono. La vigliacca, feroce e continua strage di bambini che si è consumata in questi mesi, ha qualcosa di malvagio e demoniaco.

Solo pochi giorni fa in Pakistan, un pugno di terroristi islamici ha trucidato 148 ragazzi, con un odio e una ferocia che non si credeva possibile in un essere umano. Forze oscure, in questo mondo impazzito, sembrano nutrirsi e prendere forza da quel sangue puro e integro che scorre nelle vene dei nostri figli. Il male e il bene si fronteggiano fin dalla notte dei tempi e il sacrificio di questi bambini sull'altare di chissà quale demone, è un triste e oscuro presagio di morte.