Proseguono le indagini sulla morte del piccolo Loris Andrea Stival, il bambino di soli otto anni trovato morto nel vecchio Mulino di Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa. Come senz'altro saprete, la madre Veronica Panarello si trova, in questo momento, nel carcere di Agrigento con l'infamante accusa di essere stata lei l'esecutrice dell'atroce delitto. Dopo l'iniziale sconcerto e l'accanimento nei confronti della donna, sembra che, negli ultimi giorni, si stia alzando sempre di più il fronte dei 'difensori', di coloro cioè che reputano infondata l'accusa mossa nei suoi confronti.
Vi abbiamo parlato delle dure parole espresse inizialmente dalla sorella, Antonella Panarello, che poi è tornata sui propri passi, chiedendo addirittura perdono a Veronica. Inoltre, su Facebook, è nato un gruppo denominato 'Veronica è innocente', attraverso il quale si vuole richiamare l'attenzione sull'estraneità della donna nell'omicidio del povero Loris.
Loris Stival, parla il padre di Veronica Panarello: 'Loris era molto diffidente'
Intanto, il nonno del piccolo Andrea Loris, ovvero Francesco Panarello, padre di Veronica, ha fatto visita alla figlia in carcere ed ha rilasciato, al termine del suo incontro, alcune dichiarazioni in merito. Secondo Panarello, colui (o colei) che ha compiuto quell'imperdonabile gesto dev'essere una persona che era molto vicina a Loris, in quanto il bimbo era molto diffidente nei confronti di chi non conosceva bene e non si sarebbe mai permesso di rimanere da solo con estranei.
Il nonno di Loris afferma che l'assassino va ricercato nella cerchia stretta delle persone di cui il bimbo si fidava, lasciando stare Veronica. Secondo Panarello, sua figlia, oggi, dovrebbe essere con il suo figlio più piccolo e non 'buttata lì, dimagrita e distrutta, come se fosse una larva umana'.
Dove va cercata, dunque, la verità? Se da una parte gli indizi raccolti dagli investigatori sembrano accusare in maniera quasi inequivocabile Veronica Panarello, dall'altra sembrano emergere ogni giorno dei nuovi interrogativi sulla sua effettiva colpevolezza.