L'uomo che lo scorso 26 giugno soccorse la piccola Fortuna Loffredo di appena 6 anni, ormai esanime, precipitata da un balcone di un quartiere di Napoli, è stato arrestato poche ore fa per violenze sessuali su una bambina di 12 anni, residente nello stesso quartiere della bimba deceduta.

Dopo mesi di indagini e intercettazioni, gli inquirenti hanno fatto la triste scoperta di queste oscenità che l'uomo compiva nei riguardi della minorenne. Tuttavia, sia la 12enne e sia i familiari, hanno smentito questa sconcertante realtà e l'uomo, attualmente in stato di fermo, respinge ogni accusa dichiarandosi innocente sia in merito alle attuali accuse e sia per quanto riguarda l'omicidio della piccola Fortuna, la quale secondo i risultati degli esami autoptici prima di precipitare dal balcone sarebbe stata vittima di abusi sessuali.

Notificato il fermo - Il procuratore Francesco Greco in collaborazione con i pm Bisceglia e Maone non ha dubbi sul coinvolgimento dell'uomo in entrambi gli episodi ed è per questo che è stato richiesto il fermo per l'uomo, il quale rimanendo a piede libero, potrebbe organizzare una fuga oppure infangare le prove.

Una svolta per due omicidi - Una pagina di cronaca piuttosto sconcertante, che se confermata dai risultati delle indagini, porterebbe alla risoluzione di due omicidi consumatisi nel quartiere di Napoli a distanza di un anno.

Ricordiamo, infatti, che l'anno prima della morte di Fortuna Loffredo, precipitata da un balcone misteriosamente priva di una scarpa, un altro episodio si era registrato con le medesime modalità, nell'aprile del 2013, la vittima, il piccolo Antonio Giglio di 8 anni era residente nello stesso quartiere e conosceva la piccola Fortuna Loffredo.

Gli inquirenti hanno sempre sospettato che dietro questi omicidi ci fosse l'azione di un pedofilo seriale, per questo motivo stanno conducendo queste indagini con accuratezza e determinazione, per dare un volto al mostro che sta rovinando la vita di queste famiglie e di innocenti vite.