A trentaquattro anni e passa da un attentato di matrice nera che sconvolse l'Italia e il Paese intero, Bologna e la sua stazione rivivono quei momenti terribili. Certo in proporzioni millesimamente più ridotte rispetto ad allora, visto che morirono decine di persone, con centinaia di feriti e i danni alla struttura furono evidenti. Ma tant'è. Stanotte a Porta Viola, vicino alla stazione centrale di Bologna, è scoppiato un incendio doloso che dalle 4:30 sta rallentando il traffico. Il Ministro dei trasporti Maurizio Lupi, Ncd, parla già di attentato terroristico, mentre il Premier Matteo Renzi ci va più cauto.

Ma proprio mentre vi scriviamo sono state trovate rivendicazioni da parte dei No Tav e la Procura sta indagando. Ma qual è la situazione del traffico ferroviario? Una notizia che interessa molte persone che in queste ore sono intente a muoversi coi treni soprattutto per ricongiungersi coi propri cari in vista delle feste.

Traffico in miglioramento

A riportare la situazione è La Stampa, grazie alla spiegazione di Rfi. Intanto diciamo quali linee sono state coinvolte: quelle dell'alta velocità Bologna-Milano AV, Bologna-Piacenza, Bologna-Verona e solo nella fase iniziale Bologna-Porretta, con cancellazioni e ritardi fino a centoventi minuti. I treni, grazie al pronto intervento degli operai delle Ferrovie dello Stato, stanno comunque riprendendo gradualmente dalle ore 7:30.

I treni stanno riprendendo a circolare su uno dei due binari già riattivato, con allungamenti dei tempi di viaggio fino a sessanta minuti. Riattivati anche i treni sulla linea Bologna-Verona. I treni regionali della linea convenzionale Bologna-Piacenza sono invece fermi nella stazione di Bologna Arcoveggio, quelli a lunga percorrenza utilizzano la stazione di San Lazzaro.

Queste sono per ora le informazioni in nostro possesso.

Nel corso della giornata ne sapremo di più e capiremo se davvero si sia trattato di un atto intimidatorio dei no Tav. In una giornata dove si commemora anche la Strage di Natale, consumatasi a San Benedetto Val di Sambro sul treno Napoli-Milano, dove morirono 17 persone. Altra strage, l'ennesima rimasta impunita, ma che vide la collaborazione di organizzazioni criminali, settori deviati dello Stato ed estrema destra.