E' finalmente arrivata la svolta per quanto riguarda il caso di Andrea Loris Stival, il bimbo di otto anni trovato morto da un cacciatore a quattro chilometri da Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa. Il piccolo ha subito una morte brutale, essendo stato strangolato con una fascetta di plastica da elettricista. Dall'autopsia è inoltre emerso che Andrea Loris Stival ha lottato prima di morire, come dimostrano i graffi sul suo collo. Veronica Panarello, madre del bimbo e principale sospettata degli inquirenti, è stata portata al carcere di Piazza Lanza di Catania nel tardo pomeriggio di ieri.

La donna ha dovuto subire due interrogatori fiume; il primo, l'8 dicembre, è durato ben sei ore. Veronica Panarello è considerata dagli inquirenti la responsabile dell'omicidio del piccolo Andrea Loris Stival, ma si è dichiarata innocente. La donna è stata quindi fermata dalla Procura, per omicidio volontario e occultamento di cadavere. La madre del piccolo Andrea Loris è stata interrogata anche ieri mattina, per cinque ore, ma non ha confessato la sua colpevolezza nell'assassinio, nonostante le numerose incongruenze che emergono dalle sue testimonianze. Sono le immagini della telecamere di videosorveglianza di Santa Croce Camerina a smentire la sua versione dei fatti. Inoltre, l'auto della donna è stata vista a cinquecento metri dal luogo del delitto, il "Vecchio Mulino", a quattro chilometri da Santa Croce Camerina.

Come se non bastasse, Veronica Panarello è stata smentita persino da sua sorella. La madre del piccolo Andrea Loris, infatti, aveva dichiarato agli inquirenti di non conoscere il posto dove è stato ritrovato il cadavere del bimbo. Ma da un'intercettazione telefonica della sorella, sappiamo che Veronica abitava a due chilometri dal luogo del delitto, dove spesso andava a prendere l'acqua.

Ultime news Andrea Loris Stival, i detenuti alla madre: "Assassina, devi morire!" 

Per evitare qualsiasi sua via di fuga, la donna è stata trasferita in carcere di Piazza Lanza di Catania nel tardo pomeriggio di ieri. Inquietante l'accoglienza che le hanno riservato i detenuti: rivolgendole sguardi minacciosi, le hanno gridato violentemente: "Assassina, devi morire!".

Grida minacciose che si sono mescolate ai clamori della folla, che già considera Veronica Panarello l'assassina del figlio, il piccolo Andrea Loris Stival. Ma la donna, anche nell'ultimo interrogatorio, non ha confessato; ha ribadito la sua versione dei fatti, ripetendo questa frase: "Sono innocente, non ho ucciso mio figlio".