20 maggio 1944 - 22 dicembre 2014. All'età di 70 anni, John Robert Cocker, meglio conosciuto con il nome d'arte di Joe Cocker, muore nel suo ranch in Colorado a causa di un cancro ai polmoni.
Chi era Joe Cocker
Si trova spesso nella letteratura musicale il termine "voce graffiante". Ebbene la si può tradurre anche con Joe Cocker.
Joe Cocker è stato un cantante dalla voce molto particolare e ruvida, icona stessa di questo modo di cantare ripreso in seguito da molti giovani allievi (anche nostrani); e proprio per questo nella sua carriera è riuscito a riunire nelle sue esibizioni un mix di rock, blues e soul.
La sua fama esplose dopo la cover del brano "With a Little Help from My Friends" dei Beatles, eseguito in un'interpretazione completamente personale e molto sentita, sia vocalmente che esteticamente, al concerto di Woodstock, nel 1969.
Il brano diviene primo nella classifica inglese. La sua voce non è dell'ordinario. E sono in molti a notarlo. Graffiante ed espressivo, riesce ad esprimere quel tocco ruvido e sentimentale in ogni brano, anche nelle cover dei già citati Beatles (ne farà infatti più di una). Troppo per non essere notato.
Ed in effetti, dopo gli affondi inglesi, il Joe britannico viene immediatamente apprezzato anche oltreoceano, negli States, entrando anche nella Top Ten, tra cover ed inediti.
Anche in Italia viene seguito da diversi fan e colleghi musicisti: Zucchero, Eros Ramazzotti e Gianna Nannini affermano di essersi legati e ispirati artisticamente al rocker inglese.
La seconda fase
Dopo vari alti e bassi dovuti sopratutto a problemi di alcool e droga, Joe Cocker torna in pista, più "equilibrato" ma sempre carico ed eccentrico nel suo muoversi scenograficamente sul palco.
In effetti, l'abuso di sostanze stupefacenti e di alcolici stava rischiando di portare Cocker al tracollo, come molti altri del mondo del rock. Invece, un cambio di rotta e l'ingresso nel mondo della musica per cinematografia gli salvano la vita.
Incide ancora nuovi dischi, tra cover ed inediti, fino al biennio 2010 - 2012 in cui il suo affermato soul - blues - rock torna a far sognare fan e amanti del genere, tra chitarre, basso, tastiere, sassofoni, violini, trombe e, chiaramente su tutto, la sua inconfondibile, graffiante, voce, con due album di successo.
Poi, l'annuncio, al Madison Square Garden: il 17 settembre scorso, Billy Joel amico e collega di Joe, afferma durante il suo concerto che il "leone" non stava bene.
Tre mesi dopo Joe Cocker, il leone di Sheffield lascia i suoi cari ed i suoi fan sconfitto da un tumore.