Erano le quattro e trenta del mattino di domenica 28 dicembre 2014 quando, a bordo della nave traghetto Norman Atlantic battente bandiera italiana, è scoppiato un incendio. Dalla prime indiscrezioni pare che tutto sia iniziato nel garage e da lì si sia diffuso velocemente nelle altre zone della nave. La Norman era partita dal porto di Patrasso, in Grecia, qualche ora prima e stava navigando nel Mar Ionio in direzione Ancona con 478 persone a bordo. Nella città marchigiana l'arrivo era previsto per le ore diciassette ma purtroppo, vicino all'isola greca di Corfù, è scoppiato il finimondo che, a quasi ventiquattro ore dall'accaduto non ha trovato ancora una soluzione definitiva e soprattutto positiva per i passeggeri rimasti intrappolati.

Dopo una lotta terribile, ostacolata dal maltempo, i soccorritori sono riusciti a spegnere le fiamme intorno alle ventuno e trenta mentre si registra la prima vittima, un passeggero di nazionalità greca, caduto in mare durante la discesa su di una scialuppa di salvataggio. Le persone portate in salvo fino alle ore ventidue erano 190 mentre quelle rimaste a bordo erano 287 e da queste ultime sono arrivati appelli strazianti per i soccorritori: 'Fate presto perché altrimenti moriremo per il freddo oppure il fumo ci toglierà la possibilità di respirare'. Tra le persone salite a bordo in Grecia quarantaquattro risultano italiane delle quali la metà come personale in servizio sul traghetto.

Proprio dai passeggeri arrivano le prime indicazioni sulle possibili cause del rogo e l'ipotesi più attendibile sembra essere quella che l'incendio sia dovuto al sovraffollamento di Tir carichi di olio, pare più di cento, che toccavano in altezza il soffitto del garage e da lì può essere partita la scintilla incendiaria.

I soccorsi, pur avversati dal cattivo tempo e dal buio, proseguono senza sosta ed un rimorchiatore in zona sta cercando di agganciare la nave per poterla trainare fino al porto di Brindisi con i passeggeri rimasti a bordo. L'incarico di gestire e coordinare le operazioni è stato affidato alla nave della Marina Militare Italiana San Giorgio ed avrà anche il supporto di numerose navi mercantili.

A dare un sostegno ai soccorsi è intervenuto anche il Presidente del Consiglio Matteo Renzi che ha voluto ringraziare quanti sono sul posto per portare il loro contributo al salvataggio di tante vite umane.

Come sempre in questi casi scoppiano le polemiche sull'affidabilità del traghetto, anche se questa volta la tragedia non sembra imputabile al mezzo quanto all'eccessivo carico, ma ora come ora occorre solo portare in salvo i passeggeri e del resto si avrà tempo in seguito per verificare e parlarne a volontà.