A Castelfranco veneto tre ragazzi tra i 14 e i 15 anni sono stati denunciati dai Carabinieri per avere abusato di una tredicenne ed aver filmato tutto in un video. In seguito il filmato è stato inviato ad un migliaio di coetanei tramite WhatsApp. L'indagine è partita dalla denuncia del padre della vittima, informato a sua volta da un suo nipote che faceva parte della lista di destinatari del video. I tre sono stati accusati di violenza sessuale e pornografia minorile in una vicenda che lascia scossi per il fatto in sé, per la giovanissima età dei responsabili e per l'esposizione mediatica effettuata brutalmente come un violento trofeo.
Alcune settimane fa, la ragazzina che studia al terzo anno della scuola media era stata avvicinata diverse volte dai tre giovani che l'avevano convinta e costretta a seguirli in un garage ed a compiere atti sessuali mentre uno di loro faceva da palo. Contemporaneamente gli atti di violenza venivano ripresi col telefonino. Non soddisfatti di aver violentato la ragazzina, si sono poi voluti vantare del crudele atto usando una delle applicazioni più usate dal mondo giovanile sul cellulare, amplificando quindi la loro mancanza di morale. Proprio questo atto li ha fatti denunciare, forse perché nella loro mente quel che hanno fatto sembrerebbe essere perfettamente normale. La ragazza 13enne è rimasta scioccata, viene ora seguita da uno psicologo e si sta rifiutando di tornare a scuola, essendo ormai additata come quella che è la protagonista di filmati scioccanti.
Il protagonista di questi orribili fatti è il gruppo, un piccolo gruppo di giovanissimi che chiama in causa la questione della precocità sociale degli adolescenti attuali nel campo sessuale, che sono precoci in tutto, perfino nei comportamenti a rischio, oltre ai comportamenti violenti che spesso pensano non siano passibili di punizione.
Questi sono poi potenziati dall'uso disinvolto della rete, in quanto i ragazzini dispongono di tantissime informazioni e mezzi che li rendono precoci, seppure non riescano a costruire una identità, una cultura e un sentimento etico. Questo livello di maturazione si realizza dentro una relazione educativa che dovrebbe essere portata avanti dalla famiglia e dalla scuola, troppo spesso assenti nell'educazione dei ragazzi.