Il figlio passa troppo tempo a giocare ai videogame, il padre perde la pazienza, ne scaturisce un litigio, poi la tragedia: l'uomo prima colpisce con tre coltellate il ragazzo, poi scappa via e si suicida nella sua ditta. Il dramma familiare si è consumato a Morosolo, in provincia di Varese, nella tarda mattinata di domenica 7 dicembre. Il ragazzo, per fortuna, non è stato ferito a morte e si è salvato, mentre il padre è stato trovato dai carabinieri senza vita, in un lago di sangue. Pare che i rapporti fra padre e figlio, da un po' di tempo fossero piuttosto tesi.

Passava le sue giornate ai videogame invece di studiare

Giuseppe Basso, imprenditore 53enne, secondo le prime informazioni acquisite dagli investigatori, da un po' di tempo era in rotta col figlio 15enne perché, a quanto pare, il ragazzo adorava trascorrere il suo tempo giocando ai videogame, piuttosto che studiare. L'ennesima discussione è avvenuta di domenica mattina, intorno a mezzogiorno e ha fatto scattare l'ira violenta dell'uomo: armatosi di coltello, si è avventato sul ragazzo colpendolo don due coltellate alla schiena e una al fianco, lasciandolo a terra e poi scappando di casa. A chiamare i soccorsi è stata la madre che si è accorta che il figlio era ferito e perdeva sangue: il ragazzo le ha raccontato che il padre l'aveva accoltellato, e la donna ha avvisato immediatamente il 118 che ha provveduto a trasportare l'adolescente all'ospedale di Varese, dove adesso è ricoverato e non è in pericolo di vita.

Il padre si è suicidato nella sua azienda

Mentre il ragazzo, ferito, veniva portato in ospedale, i carabinieri si mettevano sulle tracce del padre. Questi, nel frattempo, si era rifugiato nella sua azienda, la "Tecno Steel" di Brunello, che produce armadi in lamiera utili per conservare dei server informatici. L'imprenditore si è chiuso in uno stanzino e, stando alle prime indiscrezioni, si sarebbe ucciso con una coltellata in petto, utilizzando lo stesso coltello col quale aveva colpito il figlio. Le forze dell'ordine lo hanno trovato quando ormai era troppo tardi e non c'era più niente da fare per salvargli la vita.