Continuano le ricerche sul drammatico caso di Loris Stival, il bambino di 8 anni trovato morto, nei giorni scorsi, a Santa Croce Camerina in provincia di Ragusa. Occhi puntati sulla madre, Veronica Panarello, che è la seconda indagata dopo Orazio Fidone, l'uomo che ha trovato il cadavere. La donna dice di aver accompagnato il figlio a scuola alle 8,30. Da quel momento sarebbe sparito. Si è accertato che la morte del bambino è avvenuta per strangolamento con delle fascette da elettricista. Sarebbero queste e altri particolari a far dubitare dell'estraneità di Veronica.
Le fascette sono le stesse con cui la donna, da adolescente, avrebbe tentato il suicidio. Gesto dettato dal difficile e conflittuale rapporto che aveva con i genitori. La madre del bambino, il giorno in cui le maestre di Loris la vanno a trovare per porgerle le loro condoglianze, mostra alle stesse le fascette che, a suo dire, il figlio avrebbe dovuto portare a scuola per svolgere un compito di scienze. Le maestre negano di aver mai fatto una simile richiesta alla classe. La donna le consegna immediatamente agli inquirenti nella speranza che possano essere utili per far luce sulle indagini.
Questi però dubitano di lei: la sua automobile, una Polo nera, è stata ripresa dalle telecamere il giorno dell'assassinio, a 50 m dal luogo in cui si è consumata la triste vicenda.
Veronica dice di essere passata in quella zona perchè doveva buttare la spazzatura e lì ci sono dei cassonetti. Inoltre scompare per ben 6 minuti dalla visuale delle telecamere e ne impiega 9 per percorrere un tragitto che solitamente si compe in 3 minuti. Si giustifica dicendo di essersi fermata a far benzina. Sul web sono numerosissimi gli insulti rivolti alla donna.
Il suo sito facebook è stato oscurato. La madre del piccolo si sfoga con il suo legale, Francesco Villardita: "io ho detto la verità, sono tutti contro di me, ma io sono innocente". La famiglia la sostiene e le è vicina. Il marito, Davide Stival, la difende: "una mamma speciale".