Sono state arrestate 24 persone coinvolte in un ampio business di appalti truccati in ambito sanitario. Le accuse sono di associazione a delinquere di stampo mafioso, corruzione, abuso d'ufficio e turbativa d'asta. Tra gli arresti, condotti nelle province di Napoli, Caserta e Verona, 10 persone sono finite in carcere, mentre agli altri 14 soggetti sono stati concessi gli arresti domiciliari. L'indagine, condotta dalla direzione investigativa antimafia di Napoli, riguarda l'azienda ospedaliera Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta, ma vede coinvolti anche molti politici e amministratori pubblici locali che avrebbero collaborato con il clan dei Casalesi.
Fra i politici ci sono Nicola Cosentino, già al centro di indagini per il suo coinvolgimento con la camorra, il consigliere provinciale di Forza Italia Antonio Magliulo, il consigliere regionale Angelo Polverino, oltre ad altri funzionari. Sono in corso anche numerosi sequestri, tra cui quattro società e diversi beni come immobili, terreni, automobili e quote societarie per un valore che ammonta intorno ai 12 milioni di euro.
Secondo quanto emerso dalle indagini, durate oltre due anni, il clan di Zagaria avevano creato una rete di monopolio assoluto su appalti e affidamenti di lavori all'interno della sanità casertana, avvalendosi dell'appoggio e della connivenza dei dirigenti pubblici e dell'amministrazione.
Gli appalti venivano assegnati sempre alle stesse imprese, attraverso bandi truccati, manomissione di atti e totale assenza di trasparenza o concorrenza. Il volume di affari si aggirava intorno ai 5 milioni di euro.
Gli inquirenti si sono avvalsi anche di intercettazioni ambientali, telefoniche e immagini video anche all'interno degli ospedali casertani.
Secondo le prime dichiarazioni degli inquirenti, è ritenuto fondamentale il ruolo di Elvira Zagaria, sorella del boss Michele ed ex primula rossa casalese. Da un paio d'anni era proprio lei era ad avere l'importante compito della gestione dei beni e dei capitali derivanti dalle attività illecite del clan, dopo l'arresto di tutti i componenti maschili del clan e la morte del marito Francesco Zagaria. In tarda mattinata, si svolgerà una conferenza stampa presso la procura di Napoli in cui verranno indicati tutti i dettagli dell'operazione.