Il caso legato alla morte del piccolo Loris Stival continua a tenere banco nelle pagine di cronaca: il 6 marzo scorso sono stati depositati i risultati dell'autopsia che hanno evidenziato la dinamica del decesso. La perizia ha stabilito che il bimbo di appena otto anni è morto per asfissia provocata dalle fascette di plastica dello stesso tipo di quelle consegnate alle maestre dalla madre di Loris, Veronica Panarello, rinchiusa nel carcere di Agrigento, con l'infamante accusa di essere la responsabile dell'atroce delitto. Se da una parte l'autopsia ha confermato diversi punti chiave già emersi durante le indagini, dall'altra ha però rivelato degli elementi nuovi che potrebbero mettere in discussione la colpevolezza della donna. Questa, almeno, è l'opinione dell'avvocato Francesco Villardita, difensore di Veronica Panarello, intervenuto poco fa durante la trasmissione in onda su Canale 5, 'Mattino 5'.
Loris Stival, avvocato Villardita: 'Veronica Panarello vive dramma psicologico'
Il legale, commentando il referto dell'autopsia sul corpo del piccolo Loris Stival, ha reso noto come Veronica Panarello si senta da una parte sollevata per il fatto che il figlio non abbia subìto violenze sessuali ma dall'altra, profondamente vessata: la donna continua a pensare costantemente a Loris ed ha sofferto ancora di più quando ha saputo che il figlio ha sofferto prima di morire. L'avvocato Villardita ha posto, inoltre, l'attenzione sul fatto di come si sia allargato lo spazio temporale durante il quale sarebbe avvenuto l'omicidio, ovvero tra le 8,30 e le 10, elemento che potrebbe andare a favore della difesa di Veronica Panarello.Veronica Panarello: 'Sono tutti contro di me, voglio che venga fuori chi ha ucciso Loris'
Il legale, infine, ha posto l'accento sulla gravissima situazione psicologica che sta vivendo la sua assistita, la quale, dopo la tragica morte del primo figlio, si è vista sottrarre anche la patria potestà del secondogenito, Diego. Nei prossimi giorni, verrà effettuata una perizia psichiatrica su Veronica Panarello, non tanto per stabilire se la donna sia capace di intendere e di volere, ma che servirà soprattutto a fare chiarezza sulle sue capacità genitoriali e sulla sua maturità.