E' rientrato in Italia Enzo Costanza, il padre di Orbassano (Torino) di 39 anni affetto da problemi psichici che martedì scorso era sparito con il figlioletto di quindici giorni e fermato in un centro commerciale di Albacete, in Spagna, tre giorni dopo. L'uomo, nonostante sia stato perdonato dalla moglie, non ha voluto fare ritorno a casa ed è stato accompagnato dai carabinieri in un luogo da lui scelto.
Lieto fine per il piccolo
Ha avuto un lieto fine la vicenda del piccolo Matteo, il neonato di quindici giorni portato via martedì scorso dal padre, Enzo Costanza, impiegato di 39 anni affetto problemi psichici, e trovato in un centro commerciale del comune spagnolo di Albacete, situato nella comunità autonoma di Castiglia- La Mancia, a 250 chilometri da Madrid, nella parte centrale del paese, dopo tre giorni di ricerche da parte della polizia di mezza Europa.
L'uomo, diventato molto religioso negli ultimi mesi - come hanno riferito alcuni conoscenti - ha detto che avrebbe voluto recarsi alla Cattedrale di Santiago de Compostela. La madre del bambino, Stefania Ciasullo, 32 anni, è andata a riprendersi il figlio nel paese iberico domenica pomeriggio, mentre il marito era già stato arrestato.
Il rilascio e il ritorno a casa di Enzo Costanza
L'uomo, comparso il giorno dopo il fermo davanti ad un giudice spagnolo, è stato alla fine scarcerato e nella serata di domenica 19 aprile ha fatto rientro in Italia, atterrando all'aeroporto di Caselle Torinese con un volo di linea. Non ha voluto però far ritorno a casa, anche se la moglie lo ha perdonato, affermando che è un bravo papà e che ha trattato bene il loro figlioletto dopo averlo portato via - anche quando è stato fermato dai carabinieri, era in un centro commerciale a fare acquisti per lui.
Gli agenti che erano ad attenderlo, lo hanno accompagnato nel luogo da lui indicato.
Nei prossimi giorni Costanza dovrebbe essere interrogato dal pubblico ministero Valerio Longhi, della procura di Torino, che ha aperto un fascicolo con l'ipotesi di sottrazione di minore.