Molti migranti muoiono in mare dopo il naufragio delle imbarcazioni che - in pessime condizioni - navigano verso le coste italiane. Ma molti altri arrivano in vita. Solo nel 2015 sono arrivate 36mila persone a Malta, in Italia e in Grecia. Cosa succede a loro? Secondo il pacchetto di provvedimenti che i leader europei approveranno oggi nel vertice straordinario dell'Ue, soltanto 5mila immigrati irregolari potranno essere accolti in Europa. I restanti dovranno tornare al proprio Paese di origine. L'informazione, ancora non ufficiale, è stata pubblicata dal quotidiano britannico The Guardian, che anticipa la creazione di un nuovo programma di "ritorno veloce" coordinato dall'agenzia Frontex.

Una decisione polemica e, comunque, rischiosa. Per Federica Mogherini, Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri, riportare gli immigranti nei loro paesi significa "ucciderli" in un'altra forma. Per qualche motivo sono scappati. Sul tavolo dell'Unione Europea c'è anche la proposta di "asilo volontario".

Il sindaco di Pozallo (Sicilia), Francesco Gugliotta, non riesce a tenere il conto delle persone che arrivano nel piccolo paesino. Ha lanciato un appello per chiedere aiuti perché non ha la capacità di gestire questo flusso migratorio in aumento. "Lunedì sono arrivati 98migranti, il 13 aprile 110, il 14, 168", ha detto. Solo nel 2014 nel paesino sono arrivate 30mila persone. "Il problema non solo sono gli immigrati che muoiono - ha spiegato, ma anche quelli che arrivano vivi. La guardia costiera deve aiutarli? E dopo che li salva, cosa si fa? L'Italia non sa dovere mettere tutti questi immigrati".