Dopo la strage di migranti dello scorso sabato, dove hanno perso la vita in mare circa 700 persone vicino alle coste italiane, l'Unione Europea ha convocato per oggi pomeriggio un vertice straordinario per discutere un nuovo piano militare.
Cifre record
Ogni nuova tragedia di migranti ravviva le discussioni dell'Ue. Nel 2014 circa 170mila persone sono arrivate sulle coste italiane. A gennaio del 2015 ne sono arrivate 3528, circa il 40% in più rispetto a gennaio del 2014. Da quello che sta accadendo in questi giorni (solo in cinque giorni sono arrivati 10mila migranti) si teme che la cifra quest'anno sia molto superiore.
Piano di azione
L'Ue dovrà decidere se approvare le 10 proposte che la Commissione europea aveva presentato lunedì al Consiglio congiunto dei ministri degli Esteri e dell'Interno a Lussemburgo. Sulle bozze ci sono "azioni chirurgiche, molto precise, per distruggere i barconi prima del loro utilizzo". Un piano di azioni immediate, in attesa dell'ok all'Agenda per la politica dell'immigrazione, che la Commissione presenterà a metà maggio. La riunione di oggi è stata convocata dopo la richiesta dal premier italiano Matteo Renzi, che sarà presente a Bruxelles.
Acquisto delle barche
Il piano europeo sul quale stanno lavorando capi di Stato e ministri è dedicato in buona parte alla lotta attiva contro le mafie di trafficanti di uomini. Il documento promette "uno sforzo sistematico per catturare e distruggere le imbarcazioni usate dai trafficanti", con l'azione di missioni civili e militari.
Secondo alcuni analisti, bisogna tagliare i finanziamenti delle bande, evitare che acquistino altre barche, distruggere in sito le navi coinvolte in operazioni illecite. Queste azioni saranno svolte dalla Pesd (Politica europea di sicurezza e difesa comune) su mandato dell'Onu.
Riportare gli immigrati
L'Unione Europea cercherà di approvare il regolamento in cui gli Stati membri si impegneranno a prendere le impronte digitali degli immigrati e creare un nuovo programma per riportarli al Paese di origine.
Su questo, Federica Mogherini, Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri, ha riconosciuto che riportare indietro gli immigrati "è un'altra forma di ucciderli".
Un Frontex più forte
A ottobre del 2014 è stato sospeso il piano Mare Nostrum. Da ottobre del 2013 aveva salvato 155mila vite, ma richiedeva un grosso investimento economico: circa 114 milioni di euro all'anno. A disposizione c'erano 900 militari, 32 navi e due sottomarini per la sorveglianza di circa 70mila chilometri quadri. L'Unione Europea ha risposto con Triton, un'altra operazione di sorveglianza, sicurezza e salvataggio nelle frontiere meno allargata, molto più modesta. Diciannove stati si alternano alla sua guida e il costo è di circa 2,9 milioni di euro al mese. Ma in questi giorni sono stati dimostrati i suoi limiti: le imbarcazioni sono arrivate nella zona del naufragio, ma erano troppo poche. Il vertice dell'Ue analizzerà le possibilità di rafforzamento finanziario di mezzi e personale dell'operazione Triton e Poseidon, entrambi condotte dall'Agenzia Frontex.