Le parole di Papa Francesco ieri sera durante il suo discorso al Colosseo sono state significative, in quanto dal Kenya al Pakistan, alla Libia, ma anche in Iraq, la persecuzione dei cristiani non accenna a fermarsi. Come avvenuto in Kenya, i seguaci di Cristo sono in gran numero imprigionati, torturati ed uccisi, ebbene il pontefice ha affermato di non rispondere col silenzio e con l'omertà davanti a queste nefandezze; bisogna invece stare attenti, agire e fare qualcosa per fermare questo massacro, questo è stato il succo del suo discorso ieri durante la Via Crucis.

Il corpo oltraggiato e crocifisso di Gesù sanguina ancora oggi, nelle membra dei nuovi martiri cristiani, vittime della violenza cieca dei fondamentalisti islamici. In questo modo il papa ha contemplato i misteri della passione e morte del Figlio di Dio, proprio al termine della Via Crucis al Colosseo, un Venerdì Santo segnato tragicamente dall'oscurità del massacro dei giovani studenti cristiani in Kenya.

La persecuzione cristiana continua ancora oggi

"Un atto orribile e senza senso" ha scritto Papa Francesco in un messaggio destinati ai vescovi africani. A salire sul Calvario, accompagnati dalla luce di migliaia di fiaccole accese dai fedeli sono stati altrettanti fedeli, un pò speciali in quanto arrivati dalle varie terre di persecuzione.

Iracheni, così come siriani si sono alternati per portare la croce, assieme a nigeriani e cinesi. Francesco ha detto parole molto commoventi nell'intensa preghiera conclusiva: "Il peso della croce di Gesù ci libererà da tutti i nostri fardelli, Signore, nel tuo volto sfigurato vediamo la brutalità dei nostri peccati ed anche della nostra indifferenza verso tanti fratelli sofferenti".

Ha in seguito affermato il pontefice: "Ma non è la morte l'ultima parola della storia, perché il Cristo crocifisso è un Cristo vittorioso, morto per amore. Il nostro è un Dio che non si stanca di perdonarci e di abbracciarci". Francesco ha poi salutato i fedeli augurando loro un buon ritorno alle rispettive dimore, ricordano di portare sempre nel cuore il ricordo di Gesù e della sua Passione e Resurrezione. Oggi è il Sabato Santo, giorno dell'attesa fino all'annuncio della Resurrezione durante la veglia pasquale, Papa Francesco la celebrerà nella Basilica Vaticana alle 20:30.