Ultim'ora, oggi la rubrica di cronaca italiana non può che non interessarsi ad uno dei gialli più inquietanti dello scorso anno. Di chi stiamo parlando se non della scomparsa di Guerrina Piscaglia, la casalinga di Ca' Raffaello, un piccolo paesino in provincia di Arezzo scomparsa nel nulla il 1 maggio del 2014.

Giallo Guerrina Piscaglia: le ossa non apparterrebbero a Guerrina, la verità è ancora lontana 

Oggi, le indagini si arricchiscono di un nuovo capitolo, dopo che in questi giorni erano state recuperate delle ossa bruciate e parzialmente disseppellite nel piccolo cimitero di San Gianni, meta per lo più di turisti in cerca di pace.

Come saprete, una soffiata aveva indirizzato i Ris di Roma in questa tranquilla località toscana dove dentro una botola avevano recuperato dei resti umani tra cui ossa del femore, compatibili con la statura della casalinga che come sembra aveva una passione per il prete del paese. Ma ecco arrivare il vero colpo di scena dagli esami del Dna svolto in tempi record dai Ris, che hanno stabilito che le ossa apparterebbero quasi sicuramente ad un uomo e non a Guerrina, come riportato dall'ANSA. Così le forze dell'ordine si troverebbero di fronte a due omicidi e non più uno.

Come ricorderete i Ris dei carabinieri avevano fatto un blitz nel cimitero di Sestino il giorno di sabato di Pasqua, prelevando dei reperti ossei non mineralizzati, quindi anomali che potevano dare una riposta concreta sulla scomparsa di Guerrina in quel lontano giorno di festa dello scorso anno da Badia Tedalda, una ridente località toscana.

Le analisi svolte a caldo su parte dei tessuti molli non avevano svelato l'identità per la cattiva conservazione dei materiali biologici e quindi la necessita di analizzare frammenti d'ossa, forse bruciati prima di essere trasportati nella botola. Ma i dubbi che si trattasse di realmente di Guerrina Piscaglia erano arrivati subito dopo aver trovato dei denti d'oro, otturazione dentarie che i parenti della donna non si ricordano.

Ma ecco il dietrofront, il Dna confermerebbe che i poveri resti trovati a Pasqua apparterebbero ad un uomo e non alla Piscaglia, sebbene i capi di imputazione per Padre Gratien sia sempre quello di omicidio e occultamento di cadavere mentre il marito che al momento è introvabile è indagato di falsa testimonianza. La notizia è in aggiornamento. Per ulteriori dettagli non dimenticatevi di cliccare segui, il tasto a destra dell'articolo.