E' davvero Abdel Majid Touil uno degli autori della strage del Museo del Bardo? Ha 22 anni, è marocchino ed è l'uomo che è stato arrestato in provincia di Milano e trasferito al carcere di San Vittore con una pesantissima accusa. Sarebbe - secondo le indagini svolte dalle autorità giudiziarie tunisine - uno dei responsabili dell'assalto al museo Bardo di Tunisi.

La Lega polemizza con Alfano

Sarebbe arrivato in Italia nel febbraio di quest'anno, identificato a Porto Empedocle dopo essere salito su uno dei tanti barconi salpati dalla sponda sud del Mediterraneo ed approdati sulle coste italiane in questi ultimi anni.

La notizia dell'arresto e il fatto che l'uomo fosse uno dei tanti "clandestini" alla ricerca di fortuna nel nostro Paese ha quasi inevitabilmente acceso le polemiche politiche: davvero c'è il rischio che i terroristi entrino in Italia con i barconi? In Aula alla Camera la Lega ha chiesto le dimissioni del ministro dell'Interno Alfano ed ha invocato la presenza del Presidente del Consiglio RenziRenzi dal canto suo non ha mancato di far avere i suoi complimenti alle forze dell'ordine viaTwitter, dando per scontato che il marocchino Touil sia colpevole.

I dubbi

E' bastata qualche ora, però, per far riflettere meglio sulla notizia. Intanto, i tempi: il marocchino è arrivato in Italia a febbraio, dato certo perché è stato identificato: c'è persino una foto che lo mostra tra gli altri immigrati arrivati.

Poche settimane dopo gli è stato notificato un ordine di espulsione. E' questa l'unica traccia della sua presenza in Italia. L'attentato a Tunisi è del 18 marzo. Dunque il giovane, dopo essere approdato a Porto Empedocle, avrebbe dovuto lasciare il nostro Paese, arrivare in Tunisia, organizzare ed eseguire l'attentato e tornare in Italia senza lasciare alcuna traccia.

La famiglia e gli amici giurano che non si è mai mosso dall'Italia

Touil è stato arrestato a Gaggiano, in provincia di Milano, in casa della madre e dei due fratelli, che hanno regolari permessi di soggiorno. La famiglia e i vicini giurano che da febbraio non si è mai mosso dall'Italia. Si è anche parlato - da parte di alcuni organi di stampa - di una scuola per imparare l'italiano che Touil avrebbe frequentato anche il giorno dell'attentato.

A metà aprile - secondo il Corriere della Sera - la mamma del giovane, che fa la badante, si è recata in Questura per denunciare lo smarrimento del passaporto del figlio. Proprio questo dettaglio ha condotto gli investigatori ad individuarlo ed arrestarlo. La madre ha detto anche che il 18 marzo era insieme al figlio davanti alla tv, a vedere le immagini dell'attentato di Tunisi. "La jihad non gli piace per niente", ha detto.

'Ci siamo limitati ad eseguire un mandato di arresto'

Le forze dell'ordine italiane lo hanno arresto in esecuzione di un mandato di cattura internazionale della autorità giudiziaria tunisina, secondo la quale avrebbe partecipato alla fase "di pianificazione" e a quella esecutiva della strage del 18 marzo al Museo del Bardo di Tunisi.

In serata la Procura di Milano ha fatto sapere che le autorità italiane si sono limitate ad eseguire un arresto sulla base di indagini svolte dai tunisini, e che svolgeranno accertamenti nelle prossime ore per verificare gli elementi a carico o a discarico dell'arrestato.

Venerdì prima udienza davanti alla Corte d'Appello di Milano

Per il momento in ogni caso non sono ancora note le accuse circostanziate sulla base delle quali Touil è ritenuto colpevole. Venerdì, davanti alla Corte di Appello del Tribunale di Milano, si svolgerà l'udienza in cui si discuterà della richiesta di estradizione. In Tunisia vige la pena di morte, e questo - assieme alla fondatezza delle accuse - è certamente un elemento che conterà nella decisione di estradarlo verso la Tunisia.