Ritenuto dal governo di Tunisi, a capo della progettazione e dell'esecuzione dell'attentato che costò la vita di 244 persone, tra le quali 4 italiani, e 45 feriti di cui alcuni gravi, Abdel Majid Touil, marocchino di 22 anni, è stato arrestato dal personale della polizia di stato nei pressi della città di Milano. Noto con l'alias di Abdallah, si trovava già in Italia anche un mese prima dell''attentato, sbarcato a Porto Empedocle da un barcone carico d'immigrati clandestini, tra i quali si era mimetizzato. Prende sempre più corpo così, l'ipotesi secondo la quale, i terroristi riescono a raggiungere i paesi europei nascosti tra gli immigrati, sui barconi che arrivano nelle coste italiane.

Identificato al momento dello sbarco, insieme con altri 97 immigrati clandestini, fu destinatario di un provvedimento di espulsione emesso dal questore di Agrigento. Da questo momento del terrorista si perdono completamente le tracce, per apparire successivamente a Tunisi per l'esecuzione della terribile strage di turisti. Facendo perdere ulteriormente le proprie tracce, riesce nuovamente a entrare in Italia nonostante il foglio di espulsione. Proprio in questi momenti numerose solo le polemiche politiche, con critiche accese al governo da parte dei partiti dell'opposizione.

L'arresto è stato eseguito dalla Digos, in un appartamento situato nel paese di Gaggiano, in provincia di Milano.

Nella sua abitazione, gli inquirenti hanno sequestrato molto materiale ritenuto interessante, e che sarà attentamente valutato. Il giovane, senza permesso di soggiorno, è stato rintracciato in casa di alcuni suoi parenti, essi con documenti regolari. Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, ha voluto ringraziare vivamente, attraverso un messaggio postato su Twitter, il lavoro svolto dalle forze dell'ordine, ritenendosi orgoglioso della loro professionalità.

L'attentato al museo Bardo di Tunisi

L'attentato al museo del Bardo è stato l''atto terroristico che ha causato il maggior numero di morti in Tunisia. Avvenuto il 18 marzo del 2015, fu in seguito rivendicato dallo Stato islamico. Il museo Bardo è il più antico museo arabo di tutto il continente africano (fonte Wikipedia), ed è stato inaugurato nel 1888.

Al suo interno, è conservata la più grande collezione di mosaici del mondo.

Inizialmente l'attacco era rivolto al Parlamento tunisino, situato nelle adiacenze del museo, e nel quale era in corso una discussione delle forze armate sulla legge anti-terrorismo. Respinti dalle forze di sicurezza, i terroristi ripiegarono sul museo, dove in quel momento vi si trovavano almeno 200 turisti stranieri, appena sbarcati da due navi da crociera attraccate al vicino porto. Armati di Kalashnikov e di bombe a mano, i terroristi hanno inizialmente attaccato un pullman carico di turisti, anche loro provenienti dalle navi da crociera, riuscendone a ucciderne molti e ferendo l'autista.

In seguito, si sono asserragliati all'interno del museo, dove hanno preso in ostaggio molte persone; molti dei turisti riuscirono a uscire dal museo prima dell'attacco, grazie all'aiuto delle guide turistiche.

Nel primo pomeriggio intervengono i militari dei gruppi speciali, che, attraverso un blitz riescono a uccidere due terroristi e a liberare tutti gli ostaggi. Nell'operazione perdono la vita anche un militare delle forze speciali e un cane poliziotto.