Il Primo Maggio 2015 a Milano l'apertura dell'Expo2015, come sappiamo, è stata purtroppo funestata dalla guerriglia causata dai circa 200 black bloc provenienti dall'estero, che si sono infiltrati nella manifestazione pacifica del Comitato "No Expo", mettendo a ferro e fuoco la città meneghina con molotov, sassi, bombe carta. Sono state distrutte numerose vetrine di negozi e banche, semafori, gradini e arredo urbano (questi ultimi per procurarsi i sassi da lanciare contro le forze dell'ordine), mentre molte auto, si stima almeno una decina, sono state incendiate.
La politica si è scatenata sui social network, inveendo soprattutto nei confronti del Ministro dell'Interno Angelino Alfano - l'hastag di tendenza è #alfanodimettiti. Particolarmente accaniti sono Matteo Salvini della Lega Nord e Beppe Grillo del Movimento 5 Stelle.
La Prefettura di Milano ha convocato un vertice d'emergenza del Comitato per la sicurezza pubblica, al quale hanno partecipato il prefetto Tronca, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e il presidente della regione Lombardia Roberto Maroni.
Devastazioni durante la manifestazione dei "No Expo": il Comune di Milano risarcirà i danni
Dopo il vertice al quale hanno partecipato il sindaco Pisapia e gli assessori, il Comune di Milano ha annunciato che sarà aperto uno sportello dove potranno essere presentate le richieste di risarcimento danni a seguito delle devastazioni dei black block.
Il Comune provvederà a risarcire, in tutto o in parte, i notevoli danni procurati durante la manifestazione degli aderenti al "No Expo" tenutasi ieri a Milano. Roberto Maroni, in proposito, ha annunciato che la Regione ha provveduto a stanziare un fondo straordinario di 1,8 milioni di Euro.
Si precisa che le richieste di risarcimento danni dovranno essere corredate da adeguata documentazione attestante i danni subìti da cittadini ed esercenti, che saranno esaminate allo scopo di verificare la legittimità e fondatezza della richiesta. Il risarcimento danni da parte del Comune, poi, non spetterà nei casi in cui è prevista la liquidazione da parte della compagnia assicuratrice.
E' stata anche annunciata l'intenzione del Comune di Milano di costituirsi parte civile nel processo nei confronti degli autori delle devastazioni.
La Procura di Milano indaga per l'ipotesi del reato di devastazione
Sono intanto iniziate le indagini della Procura di Milano, coordinate dal capo del pool antiterrorismo Maurizio Romanelli. Oltre alle persone già arrestate si stanno verificando le posizioni di almeno una decina di persone coinvolte nei disordini della giornata del Primo Maggio allo scopo di accertare eventuali responsabilità penalmente perseguibili.
La Polizia ha provveduto anche alla perquisizione di due centri sociali di Milano, La Mandragola e RadioCane. Dopo le perquisizioni sono stati indagati in stato di libertà 4 uomini e 2 donne, noti alle forze dell'ordine in quanto militanti in gruppi anarchici. Tre donne spagnole che erano all'interno di un appartamento sono, a loro volta, indagate per resistenza a pubblico ufficiale, mentre una giovane italiana che intervenuta in loro difesa è stata arrestata.
Per quanto riguarda le cinque persone arrestate ieri in flagranza di reato, la Procura deve chiedere la convalida dell'arresto, oltre all'applicazione di adeguate misure cautelari. L'ipotesi di reato al vaglio degli inquirenti è quella di devastazione ai sensi dall'art. 419 cod. pen., che prevede la reclusione da 8 a 15 anni.