Dopola perdita di Ramadi, in Iraq, anchela città siriana di Palmyra sembra ormaiperduta. Nei giorni scorsi le truppe siriane avevano tentato di respingere gli attacchi dell’ISIS impegnandosi in un conflitto afuoco che ha causato centinaia di morti fra le parti.I miliziani dello Stato Islamico, però, sono riusciti a conquistare terreno eora controllano un territorio pari a un terzo della città di Palmyra. Ijihadisti sono entrati in città dopo aver combattuto per giorni contro le forzedel regime di Bashar al-Assad. Lo scontro è tutt'ora in corso e, almeno per il momento, i jihadisti sono ancora lontani dalla parte antica della città,ma l’avanzata dell’ISIS sembra inarrestabile.

A Palmyra trova luogo uno deisiti archeologici più importanti al mondo, dichiarato Patrimonio Mondiale dell'Unesco. La città, nel primo e secondo secolod.C., era uno dei più importanti centri culturali del mondo antico ed era ilpunto di incontro per le carovane che, percorrendo la “Via della Seta”, attraversavano il deserto arido della Siriacentrale. In tutto sono sei i siti archeologici siriani inclusi nella lista dell'Unesco, e quello di Palmyra è fra i più importanti. Tuttiquesti siti sono ora in pericolo a causa dei conflitti in corso che affliggonoil paese. Gli altri luoghi, indicati quali Patrimonio dell'Umanità, sono i vecchiquartieri di Aleppo, la città di Damasco e di Bosra, poi ci sono gli antichiborghi del nord e la fortezza “Krakdei Cavalieri”, che fu la più nota costruzione militare edificata nientemenoche dall'“Ordine militare dei Cavalieridell'Ospedale di S.

Giovanni di Gerusalemme”, meglio noti come “Ospitalieri”.

Un tempo, quando non esistevanoconflitti in Siria, queste rovine antiche erano una delle principali meteturistiche dell’intero Medio Oriente. L’antica area archeologica di Palmyra,negli anni, ha sofferto il saccheggio delle antichità da parte dei ladri diopere d’arte, ma adesso è maggiormente a rischio. Se i jihadisti riuscissero araggiungere la zona, è probabile che vogliano distruggere le antiche rovine, comehanno già fatto neiconfronti di alcuni importanti siti archeologici in Iraq.