Quando sentiamo parlare della Chiesa pensiamo subito al bene che missionari laici e religiosi fanno intorno al mondo. Questo ''dovrebbe essere'' il vero senso della nostra Chiesa. Ma ogni medaglia ha una doppia faccia, in questo caso una doppia realtà. Quella realtà che non tutti conoscono e peggio ancora è quella realtà che veniva e viene nascosta. Bisogna ricordare quel 16 ottobre 1978, quando Giovanni Paolo II, dopo la sua elezione come pontefice, chiese con tanta umiltà ai fedeli presenti il perdono per tutti i peccati o, meglio dire, per tutte le azioni sbagliate che la sua ''chiesa'' ha commesso nel corso della sua storia.

Purtroppo quel perdono richiesto non è bastate dato che ancora oggi la nostra ''chiesa'' è circondata da ''uomini'' che poi alla fine tutto sono tranne che uomini.

Circa un mese fa don Giovanni Desio è stato arrestato con l'accusa di violenze e rapporti sessuali su minori, azioni compiute tra il 2010 e il 2014, e per aver falsificato delle qualifiche mediche per visitare ragazzi tra gli 11 e i 15 anni. Si tratta dello stesso prete che nel febbraio scorso con la sua autovettura da 35mila euro finì in un canale, con il tasso alcolico quattro volte oltre il limite, provocando danni ad altri automobilisti. Dobbiamo precisare anche che nel 2008 è stato polemizzato per aver pubblicato nel settimanale diocesano ''Risveglio'' una poesia dal tema erotico.

Successivamente la sera dell'incidente è stato raggiunto nella sua canonica dagli agenti della polizia che gli hanno sequestrato tutto il materiale elettronico in suo possesso.

Oggi Giovanni Desio non è più un prete. È stato imputato per abusi sessuali su minori e la Santa Sede lo ha dimesso dal suo ruolo con la scomunica.

Ecco la sentenza. Dopo il suo arresto e la scomunica, il pm Isabella Cavallari ha chiesto per l'ex prete nove anni di carcere. La sentenza sarà venerdì 15 maggio 2015. La Procura di Ravenna negli ultimi mesi è riuscita ad individuare quattro ragazzi come parti offese. Adesso l'ex prete, dopo aver fatto sette mesi di carcere a Forlì, si trova da un paio di mesi in un centro di recupero di Perugia.