Un aereo cargo militare si è schiantato al suolo a circa 1,5 km di distanza dall'aeroporto civile San Pablo di Siviglia, nel sud dell'Andalusia. La notizia, diffusa dalla protezione civile spagnola, è stata confermata dal ministero della Difesa. Nello schianto sono morte almeno 4 persone, mentre altre 2 sono rimaste gravemente ferite e altre risultano disperse. Uno dei due feriti ha riportato un grave trauma encefalo-cranico, l'altro invece ha subito la frattura del bacino e numerose ustioni.
In seguito dello schianto, a causa dei disagi, tutti i voli sono stati dirottati su Malaga e Jerez.
Il velivolo, un Airbus modello A 400 M, ancora in fase di sperimentazione, stava compiendo un volo di prova ed era destinato alle forze aeree turche. Ancora non sono chiare le cause del disastro: poco dopo il decollo i piloti si sono messi in contatto con la torre di controllo per segnalare un guasto tecnico all'apparecchio. Inizialmente era circolata la notizia, subito smentita, che l'aereo era precipitato su una fabbrica della Coca Cola, mentre lo schianto è avvenuto in un campo nei pressi di una zona industriale nella quale si è registrato un blackout energetico totale.
L'A400M è un velivolo dalle grandi dimensioni con motori a elica ed è assemblato nella fabbrica Airbus di Siviglia.
Il primo modello fu presentato due anni addietro. Il governo spagnolo ha ordinato 27 di questi aerei in sostituzione dei vecchi Hercules tuttora in uso, e dovrebbero entrare in circolazione solo il prossimo anno. Il premier del paese Mariano Rajoy, in accordo con il leader dei socialisti Pedro Sanchez, ha annullato tutte le iniziative di campagna elettorale previste per le elezioni locali del prossimo 24 Maggio, esprimendo la sua vicinanza alle famiglie delle vittime.
Su questo triste fatto di cronaca si è espressa anche la ministra Pinotti: "Il cordoglio mio e delle Forze armate a governo e militari spagnoli per tragedia che addolora profondamente", è stata la dichiarazione della ministra della Difesa italiana Roberta Pinotti diffusa su Twitter.