Continua ad infittirsi sempre di più il giallo connesso alla scomparsa di Guerrina Piscaglia, evaporata nel nulla l'uno maggio di un anno fa. Secondo la ricostruzione dei Carabinieri ad ucciderla sarebbe stato Padre Gratien, il prelato congolese titolare della Parocchia di Ca Raffaello - la cittadina di origine di Guerrina -, ma a ben vedere il quadro probatorio costruito contro il sacerdote appare tutt'altro che granitico. Le ultime notizie si concentrano in particolare sulla presunta ora del delitto (che gli inquirenti collocano in una fascia oraria che la testimonianza di un teste dovrebbe in realtà portare ad escludere), sugli SMS inviati da Guerrina Piscaglia a Padre Gratien e sulle presunte telefonate fatte dalla stessa donna al prete, telefonate delle quali però non v'è traccia alcuna.

E mentre gli inquirenti continuano a condurre le indagini l'avvocato del prelato africano, Luca Fanfani, prosegue nel sostenere la totale estraneità del proprio cliente ai fatti contestati. L'uomo si trova attualmente in galera con l'accusa di omicidio e occultamento di cadavere.

Omicidio Guerrina Piscaglia, ultime notizie: Padre Gratien potrebbe non essere colpevole, fu lui a parlare degli SMS della donna

Padre Gratien potrebbe non essere il responsabile del delitto che gli viene contestato: è questa la conclusione più immediata che è possibile trarre dalle ultime notizie sull'omicidio di Guerrina Piscaglia trapelate in queste ore. Partendo dal particolare degli SMS con i quali la donna accusava il prelato di essere il padre del figlio che portava in grembo, fu lo stesso Padre Gratien a rivelare la cosa nel corso di uno dei primi interrogatori. Stando al racconto offerto agli inquirenti, il sacerdote si era detto disposto a recarsi in ospedale per sostenere le analisi del caso e dimostrare così a Guerrina di non essere il padre del suo bambino, il tutto anche e soprattutto perché i due non avevano mai consumato rapporti intimi. L'ultimo SMS inviato da Guerrina Piscaglia a Padre Gratien, 'Sto venendo da te', era riferito al fatto che i due si sarebbero visti per andare in ospedale ma da lì in poi le tracce della donna si sono totalmente perse.



Le ultime notizie sull'omicidio di Guerrina Piscaglia si concentrano però anche sulla possibile ora della morte, che gli inquirenti attestano tra 14 e 25 e le 14 e 50 di quel primo maggio. Eppure un testimone giura di aver visto la donna subito dopo le 15, una distonia pesante di orari che l'avvocato Fanfani ha additato come ulteriore prova della non colpevolezza del proprio cliente. In effetti il quadro probatorio costruito contro Padre Gratien presenta fondamenta molto deboli. Per non parlare del fatto che il prelato viene accusato di omicidio senza che sia stato rinvenuto un cadavere. Seguiremo i prossimi sviluppi, cliccate il tasto 'Segui' in alto a destra per continuare a rimanere aggiornati.