Continuano le polemiche in merito al caso relativo al delitto di Yara Gambirasio, la tredicenne di Brembate di Sopra che venne assassinata il 26 novembre del 2010: il personaggio al centro dell'attenzione è lui, Massimo Giuseppe Bossetti, rinchiuso nel carcere di Bergamo da quasi un anno, in attesa di processo. L'avvocato difensore del carpentiere di Mapello è intervenuto, a questo proposito, nella trasmissione in onda su Raiuno tutti i pomeriggi, ovvero 'La vita è in diretta': un intervento energico quello di Claudio Salvagni, soprattutto contro l'enorme pressione a cui è sottoposto il suo assistito.

Avvocato Salvagni contro l'eccessiva pressione mediatica

Sarà un processo particolarmente complesso e presumibilmente di lunga durata, quello che partirà il prossimo 3 luglio: un processo che si svolgerà davanti alla Corte d'assise di Bergamo e che non mancherà di destare parecchio interesse a livello mediatico. A questo proposito, il legale di Bossetti si è scagliato contro SkyTG24, reo di aver trasmesso un frammento del video relativo al colloquio avvenuto in carcere tra il muratore e la moglie, Marita Comi. Secondo Salvagni, tale diffusione rappresenta una violazione di intimità: in ogni caso, è stato ribadito come queste immagini non potranno essere utilizzate durante il processo. 

Interrogatori Bossetti: i metodi usati al fine di estrapolarne una confessione

L'avvocato Salvagni, inoltre, ha rimproverato gli inquirenti per i metodi che sono stati utilizzati durante gli interrogatori di Massimo Bossetti. Secondo il legale, sono state fatte delle domande e delle affermazioni che rappresentavano dei veri e propri atti d'accusa volti a far confessare l'omicidio. Ad esempio, è stato fatto presente al carpentiere come il suo Dna fosse stato ritrovato sulle mutandine della povera Yara Gambirasio: 'Bossetti, lei era lì quando Yara stava morendo, lo capisce?'
Questa è una delle domande tendenziose che non sono andate giù all'avvocato Salvagni che ha giudicato poco ortodosso lo 'stile' usato dagli inquirenti per porre le loro domande.