Fino ad ora si è solo parlato di forti indizi di colpevolezza a carico di Veronica Panarello, accusata ed in carcere per aver ucciso il figlio Loris Stival il 29 novembre 2014. Ma purtroppo intorno a questa vicenda, aleggia il giallo della 27enne, che pone molte domande ancora senza risposta e soprattutto il quesito principale: il movente.

Come mai ancora non si conosce il motivo del delitto?

'Perché Veronica avrebbe ucciso il figlio? Quale motivo avrebbe spinto una giovane madre a uccidere un bambino di otto anni e gettarlo in un canalone come se fosse un sacco della spazzatura?

Quello che manca in questa vicenda è il movente, un fattore molto importante ed indispensabile per capire se la donna è colpevole o innocente. Le immagini delle telecamere dislocate nei vari punti del paese, darebbero ragione agli inquirenti, anche se molte di queste, lasciano sorgere dubbi e domande, perché poco nitide, come ad esempio quella che inquadra la sagoma del bambino che rientra nel portone del palazzo dove abitano gli Stival. Gli investigatori sono convinti che si tratta del piccolo Loris che rientra a casa, in quanto la sagoma è compatibile con la sua statura, ma secondo i legali della difesa, indossa vestiti diversi da quelli portati dal bambino nel momento in cui è uscito di casa alcuni attimi prima.

Non esistono prove schiaccianti contro Veronica

In realtà non esistono prove schiaccianti contro la giovane mamma, si è parlato di fascette, ma sul collo del bambino non sono state trovate le caratteristiche dentature delle stesse, si è detto che il delitto è stato eseguito in casa, ma i tempi sono molto ristretti e poi è possibile che nessuno ha visto Veronica, trasportare il corpo del bambino per le scale fino ad arrivare in macchina?

Ci sono ancora molti interrogativi poco chiari ai quali nessuno ha saputo dare risposte. Veronica è in carcere a causa di alcune contraddizioni ancora da verificare e dalle immagini delle telecamere che non hanno mai inquadrato il bambino davanti alla scuola. Può anche darsi che Veronica sotto shock, non si sia ricordata del percorso preciso, effettuato quel giorno e inoltre non c'è molta chiarezza sull'orario della morte, argomento di dura battaglia in aula tra accusa e difesa.

La speranza è che se Veronica Panarello viene riconosciuta colpevole, lo sia al di sopra di ogni ragionevole dubbio, altrimenti diventerà un giallo come tanti altri: irrisolto.

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