Dopo lunghe e accurate indagini si comincia ad intuire quali possono essere le origini del delitto Trifone Ragone e Teresa Costanza, più noto come delitto di Pordenone. Il bel soldato, culturista e appassionato di vita notturna, è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco mentre si trovava in compagnia della giovane fidanzata Teresa Costanza nel parcheggio di una nota palestra frequentata dall'uomo. Nessuno ha visto niente, le telecamere non erano funzionanti ed avevano una mera funzione deterrente. Gli investigatori che hanno lavorato al caso hanno a lungo sperato di trovare la pista giusta senza successo.

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L'appello della madre di Teresa Costanza

I genitori dei due sono ancora provati dall'accaduto ma chiedono giustizia nella convinzione che qualcuno sappia qualcosa ma abbia deciso, per egoismo o paura, di restare nell'ombra. Il duplice delitto risale al 17 marzo 2015. Teresa era la classica ragazza che ogni genitore vorrebbe avere: carina, studiosa e lavoratrice. Dopo la laurea alla Bocconi era impiegata presso una sede della Zurich Assicurazioni. Conviveva con Trifone da circa un anno e i due sembravano ormai destinati a convolare a giuste nozze. La coppia risultava particolarmente affiatata. Si erano fatti notare anche nei locali e nei pub che amavano frequentare essendo molto socievoli. Trifone aveva però informato suo padre di avere una grossa preoccupazione poco prima di essere ucciso. Non si è mai capito di quale preoccupazione si trattasse.

L'ipotesi dei genitori di Teresa

Negli ultimi giorni ha preso corpo l'ipotesi di un drammatico scambio di persona.

C'è il sospetto che chi ha premuto il grilletto possa avere scambiato Trifone per un altro bodybuilder frequentatore della palestra, con una compagna dai capelli chiari come quelli di Teresa. Di certo l'assassino si è mosso con particolare scaltrezza sulla scena del crimine, facendo perdere le sue tracce in un baleno, al punto che si ipotizza trattarsi di un professionista ingaggiato per l'occasione e poi tornato nella città di provenienza.