Ad appena 24 ore dal suicidio di Ludovico Caiazza, 32enne napoletano autore della rapina e in seguito dell'omicidio di Giancarlo Nocchia all'interno della sua gioielleria in Via dei gracchi a Roma, un altro caso di suicidio scuote la struttura penitenziaria di Regina Coeli. A togliersi la vita è un ragazzo rumeno di appena 18 anni, Theodor Eduard Brehuescu autore, insieme ad un suo connazionale, dell'omicidio di Mario Pegoretti 61 anni, meglio noto come nella capitale come il parrucchiere dei vip, trovato cadavere a Pineta Sacchetti lo scorso 30 aprile 2015.
Ritrovamento del corpo
Il giovane rumeno, proprio come il 32enne napoletano, è stato trovato impiccato all'interno della sua cella, inutili si sono rivelati i soccorsi dopo l'allarme che è scattato intorno alle 21 di lunedì, al momento dell'arrivo sul posto per i sanitari del 118, non c'è stato nulla da fare se non constatare il decesso del giovane, che era recluso in isolamento alla VII sezione del Carcere romano di Regina Coeli.
Coincidenze con la morte del killer del gioielliere
Quello che subito è balzato agli occhi degli inquirenti è che i due suicidi siano avvenuti all'interno della stessa sezione del carcere, (la settima), con le stesse modalità (entrambi sono stati ritrovati impiccati), e con lo stesso agente di guardia che ha dato l'allarme in entrambi in casi.
Sembra strano dunque che non ci sia stato nessun cambio sulla programmazione dei turni di guardia. Su entrambi i casi la Procura della Repubblica di Roma ha aperto un fascicolo d'inchiesta contro ignoti, mentre parallelamente anche l'Amministrazione Penitenziaria svolgerà le sue indagini per stabilire se ci sono state anomalie.
Polemica sulle carceri
Come sempre in questi casi monta la polemica sulla questione carceraria in Italia, in prima fila ormai da anni, a battersi sull'indulto o sull'amnistia, ci sono i Radicali Italiani che invocano un provvedimento di clemenza da parte del Parlamento. Se ne discute da anni, anche se poi non si è mai arrivati a nulla. L'ultimo provvedimento di indulto fu varato dal Governo Prodi nel 2006