Su Denise Pipitone le novità non si fermano, perché l'avvocato della madre Piera Maggio ha deciso di chiedere che venga effettuato il test del dna sulla ragazzina che risulterebbe aver inviato un messaggio su Facebook, affermando di essere Denise. Le forze dell'ordine già sarebbero andate a rintracciare la giovane, predisponendo una verifica sui documenti. La ragazza che ha inviato un messaggio a Piera Maggio, dicendo di essere la figlia, oggi frequenta la prima media. I conti apparentemente non tornano, perché Denise avrebbe 14 anni, ma può darsi anche che ci sia stata una falsificazione del certificato di nascita, per nascondere l'identità della bambina.

Il test del dna

L'avvocato Frazzitta, che assiste Piera Maggio, ha dichiarato che sarebbe opportuno eseguire il test del dna. Secondo il legale, questo sarebbe l'unico modo per accertare se la ragazzina della provincia di Potenza sia la vera Denise. Nel tempo, infatti, ci sono stati molti avvistamenti, ma poi tutte le volte ci si è ritrovati di fronte a degli inganni. Frazzitta ha fatto notare che la madre di Denise si trova in una forte situazione di disagio, per cui sarebbe importante non basarsi più su delle ipotesi. Secondo l'avvocato è arrivato il momento di ottenere delle risposte definitive, anche perché la circostanza del messaggio arrivato su Facebook è stata segnalata due mesi fa.

Gli avvistamenti

La storia di Denise Pipitone è stata nel tempo ricca di colpi di scena. Si pensava perfino che la bambina fosse morta. Lo aveva segnalato una lettera anonima, recapitata nel maggio scorso al programma Chi l'ha visto?. Nella lettera si indicava anche il luogo dove la piccola sarebbe stata sepolta: la spiaggia di contrada Ferla, a Mazara del Vallo.

Questa è stata soltanto una delle numerose segnalazioni che nel tempo sono state fatte su Denise, ma gli investigatori sono andati dritti per la loro strada, portando avanti la pista del sequestro di persona. Non a caso la sorellastra di Denise, Jessica Pulizzi, è stata sospettata proprio di aver rapito la piccola e di averla fatta sparire. La ragazza di recente è stata assolta.