Finalmente è stata fatta giustizia sul triplice omicidio avvenuto inCalabria. Stiamo parlando del piccolo Cocò, Nicola Campolongo, che è stato assassinato insieme al nonnoGiuseppe Iannicelli eIbtissam Touss,la ragazza che viveva con il parente. I killer hanno aperto il fuocoper timore di esserericonosciuti e denunciati. Gli assassini avrebbero, poi, completato la tragedia caricando i corpi in auto e bruciando il tutto. Il piccolo era ancora seduto sul seggiolino dell'automobilesecondola ricostruzione degli investigatori dei Carabinieri con la Dda di Catanzaro.
Gi assassini di Cocò
Gli assassini del piccolo Cocò sarebbero Cosimo Donato, di anni 38 e Faustino Campilongo di anni 39. Il piccolo di soli tre anni conosceva molto bene Donato poiché suo zio era fidanzato con lafiglia del killer. Il nonno portava il nipote sempre con sé pensando che nessuno lo avrebbe ucciso con un bambino accanto. Con il nipote andava persino ad incontrare gli spacciatori. Purtroppo però le cose non sonoandate come previsto e tra i suoi affari c'erano anche i suoi carnefici. Un gioco pericoloso quello in cui era coinvolto anche il piccolo Cocò, che si sarebbe trasformato nella carneficina del 16 gennaio 2014, come avrebbe affermato lo stesso procuratore Lombardo. I due assassini gli avrebbero tirato un grosso tranello.
Con la scusa di pagargli una fornitura di droga, lo avrebbero ucciso senza alcuna pietà, eliminando anche la compagna dell'uomo e il nipote.
L'inchiesta ha, finalmente, portato ai nomi degli esecutori del delitto, ma le indagini restano ancora aperte perché la Dda starebbe cercando di scoprire anche i mandanti dell'omicidio.
Sembra che giustizia sia stata fatta. Anche il presidente del Consiglio Matteo Renzisi è fatto sentire con un messaggio di complimenti verso le forze dell'ordine, sottolineando quanto si sentaorgoglioso della autorità che combattono contro la criminalità anche se sa che nulla potrà sanare il grande dolore della famiglia. Per ulteriori informazioni vi invitiamo a cliccare sul tasto Segui in alto.