Jerry Brown, governatore della California, ha approvato la legge sul suicidio assistitoper tutte quelle persone che sono affette da una malattia terminale. Brown, ha dichiarato: 'non so cosa farei se soffrissi di una malattia incurabile che non mi permettesse di vivere appieno la mia vita, ma sono sicuro che mi sarebbe di conforto la possibilità di poter contemplare tra le mie opzioni quella dell'eutanasia'. Sale così a cinque il bilancio degli stati favorevoli al suicidio assistito, tra questi si contano: Oregon, Vermont, Washington, Montana e l'ultima arrivata California.

Una scelta sofferta

Il governatore della California ha recentemente dichiarato che non è stato affatto facile prendere una tale decisione e che, prima di farlo, ha consultato medici di fiducia e un vescovo cattolico. La strada è ancora in salita, ma parrebbe che l'America si stia adeguando a questo tipo di opzione, cioè dare la possibilità ad un malato terminale di scegliere se continuare a vivere, oppure, se abbandonare per sempre questo mondo laddove il quotidiano vivere non sia più sopportabile.

In Italia è tabù

Come ben saprete, in Italia, non è ancora possibile optare per il suicidio assistito, varie sono state le battaglie disputate in tribunale e vari gli appelli mediatici fatti attraverso programmi televisivi per dare questa possibilità di scelta anche ai nostri concittadini affetti da queste gravi malattie; ma come tutti sappiamo, in un Paese in cui la Chiesa ha una certa importanza e rilevanza mediatica sarà ben difficile se non impossibile vedere una legge del genere prendere forma e divenire reale.

Per questo motivo, sono molte le famiglie che optano per i cosiddetti viaggi della morte, scegliendo come meta i Paesi esteri favorevoli all'eutanasia. Qualcuno, li chiama anche i viaggi della speranza, ma, per quanto ci riguarda, ognuno è libero di fare le proprie scelte e nessuno può impedire ad una persona di fare ciò che meglio crede per se stesso, a meno che tale decisione non metta in pericolo la vita di altri.