L'Unione Europeaha deciso di dare inizio ad una nuova missione, nome in codice: operazione Sophia. L'obbiettivo finale, è quello di intercettare e sequestrare qualsiasi tipo di nave adibita al trasporto di migranti, con lo scopo di bloccare gli scafisti sulle coste del nord Africa. Il nome in codice dell'operazioneè stato scelto in onore della bambina di nome Sophia nata su una nave di salvataggio a largo delle coste Libiche. Dal suo quartier generale, il comandante dell'operazione Enrico Credendinosupervisionerà diverse navi da guerra europee, compresa, la nave da guerra britannica HMS Richmond.

Tragico bilancio annuale

Dall'inizio di quest'anno, più di 130.000 migranti e rifugiati hanno attraversato l'Europa partendo per lo più dalle coste del nord Africa, purtroppo, più di 2.700 persone sono annegate. Tutto ciò, ha portato ad una crisi tra gli stati membri dell'Unione Europea in disaccordo su come affrontare tale problema. Sembrerebbe, che la vecchia rotta Libia-Italia sia stata abbandonata, forse, per la pericolosità di tale viaggio, ora, i migranti arrivano in massa dalla nuova rotta Turchia-Grecia. In Italia, e non solo, la situazione è assai tesa, con proteste da parte dei cittadini stufi di non poter uscire di casa per paura di essere aggrediti o derubati, notate bene, non stiamo affermando che i migranti siano criminali, ma, che non tutti arrivino per dare un futuro migliore alle loro famiglie o per scappare dalla guerra.

Punti chiave

Eugenio Ambrosi, dall'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), ha affermato, cheil gruppo criminale che si occupa del contrabbando di esseri umani è lo stesso che smercia droga e armi nel paese. "Le navi sono solo un mezzo", ha dichiarato Ambrosi, se si vuole veramente fermare questo business bisogna concentrarsi su di loro e non sulle imbarcazioni.Forse, se la questione migranti fosse stata accolta con più serietà da quando ebbe inizio, magari, a quest'ora non ci troveremmo a dover mobilitare navi da guerra per impedire a dei criminali di importare clandestinamente persone in Europa.