E' destinata a sollevare un mare di polemiche la decisione presa dai responsabili del liceo scientifico padovano intitolato a "Ippolito Nievo" di interrompere le gite scolastiche dopo la triste vicenda legata alla morte di Domenico Maurantonio. Il ragazzo era di Padova e si trovava nell'albergo "Leonardo Da Vinci" del capoluogo lombardo. Aveva comunicato ai genitori di essere entusiasta dell'esperienza che stava vivendo e in particolare della visita all'Expo, evento dell'anno in lombardia.

La caduta fatale

Come forse ricorderete il ragazzo, ormai vicinissimo all'esame di maturità, è deceduto cadendo da un balcone di un albergo milanese mentre si trovava in gita scolastica.

I motivi della caduta fatale rimangono ad oggi, 9 ottobre 2015, tutti da ricostruire. Inizialmente si è pensato che il giovane patavino potesse essersi tolto la vita ma chi lo conosceva bene ha subito scartato questa possibilità descrivendolo come un ragazzo ben integrato che non aveva motivo di compiere un gesto inconsulto, in aperto contrasto con i suoi principi e la sua gioia di vivere.Tra le altre cose Domenico Maurantonio andava bene a scuola ed è stato ammesso a sostenere l'esame di maturità scientifica con voti lusinghieri.

Uno studente modello

Dall'esame non aveva nulla da temere, vista la sua preparazione e il giudizio positivo che di lui avevano gli insegnanti. Il 10 maggio 2015 Domenico è volato giù dal quinto piano in piena notte, trovando la morte in modo inevitabile vista la notevole altezza dalla quale è caduto.La notizia di oggi, 9 ottobre 2015, è però un'altra: durante l’anno scolastico 2015-2016 nessuna classe del Liceo Scientifico Nievo di Padova si recherà in gita scolastica.

E' questo quanto deciso dal collegio dei docenti del Nievo, con l'avallo significativo dei genitori dei ragazzi.

Una decisione sofferta

E', ripetiamo, una decisione destinata a far discutere in quanto appare una sorta di sconfitta di un sistema organizzativo delle gite che non riesce a garantire fino in fondo la sicurezza dei giovani discenti.

E' importante ricordare che, alla luce dei recenti esiti delle analisi tossicologiche sul copro del 19enne, la soluzione della vicenda appare lontana. Manca soprattutto un movente chiaro, sia con riferimento a un possibile suicidio sia alla eventuale "vendetta" da parte di qualcuno che poveva avercela con Domenico Maurantonio.

Si lavò la testa

Vi ricordiamo che la notte in cui è morto Domenico Maurantonio si è lavato i capelli in bagno prima di uscire dalla stanza dove alloggiava. Appare alquanto bizzarro che un ragazzo che ha deciso di togliersi la vita possa decidere di lavarsi il capo prima di porre in essere un gesto tanto estremo. Voi cosa ne pensate?

Se vi interessa rimanere continuamente aggiornati su tale vicenda di cronaca non dovete far altro che cliccare sul pulsante "segui" a lato del mio nome.