Da una ricerca dell'Eures emerge che Roma è la capitale della corruzione. L'ente ha rilevato infatti nella città eterna un sistema culturale sistemico e corrusivo, in grado perfettamente di legare ogni interesse illecito al nostro sistema politico. Sia i funzionari che operano nelle varie strutture politiche ed amministrative, che gli imprenditori fino ad arrivare ai cittadini, specialmente se godono di una certa "rilevanza politica", sono pervasi dall'interesse privato o dell'impresa, che supera in larga misura quello del "bene pubblico".

Roma capitale della corruzione

Roma 'capitale' della corruzione: è emerso infatti che tra l'anno 2009 ed il 2014 i reati commessi hanno subito una rilevante crescita. Sono passati infatti al 422 per cento all'interno di Roma, tra cui da 9 a 47 quelli che hanno avuto regolare denuncia o che sono stati scoperti, mentre nel Lazio intero sono aumentati del 281. Questa allarmante notizia è arrivata a nostra conoscenza dal "rapporto su profili e dinamiche della corruzione a Roma e nel Lazio", che è effettuato dall'Eures, ricerche economiche e sociali su dati del Ministero dell'Interno. Il rapporto rileva che: "Tale crescita si concentra nell'ultimo anno, quando il numero di questi reati subisce una vera e propria impennata (+262% a Roma, +205% nel Lazio e +181% in Italia).

Pubblici funzionari ed amministratori infedeli

Oltre ai reati emersi dalla ricerca, altri se ne sono aggiunti e particolarmente la presenza di pubblici funzionari ed amministratori infedeli. Questo emerge sempre dai dati relativi al quinquennio 2009 - 2014, in cui gli interessi privati hanno prevalso e prevaricato su quelli pubblici, portando sfiducia nel paese verso ogni tipo di istituzione.

Non solo la corruzione ha prevalso, ma anche l'abuso di ufficio dei funzionari, che nello svolgere il loro lavoro non hanno evitato il reato di peculato, hanno omesso o rifiutato atti ufficiali, oltre a cadere in concussioni.

Non è esattamente un buon quadro quello che è emerso dalla ricerca, che tuttavia sta proseguendo nel Lazio.

Proprio in questa regione infatti troviamo il più alto numero di persone che sono stata denunciate o in stato di arresto per corruzione. In tutta l'Italia in totale nel 2014 sono stati segnalati 379 reati di corruzione 'in senso stretto' e 1.967 sono invece le persone che hanno subito denuncia. Dopo il Lazio segue la Lombardia, la Campania, la Sicilia e la Calabria. Se invece vengono analizzati i reati per concussione, è la Calabria ad avere il triste primato, quindi di seguito: il Lazio, la Puglia, la Sicilia e la Campania. Nel caso di reato contro le Pubbliche Amministrazioni nel 2014, la Campania, la Sicilia ed il Lazio hanno registrato i valori più alti.