'Voglio chiarezza, voglio capire come è morto mio figlio' queste le parole disperate della mamma di Elia Barbetti, morto dopo essere caduto dal sesto piano del 'Camplus Living Turro', albergo per studenti, situato tra Viale Monza e Via Padova, a Milano. Doveva essere una gita d'istruzione per questi ultimi giorni dell'EXPO 2015, invece tutto si è trasformato in una tragedia. I tre compagni di classe di Elia dormivano mentre il ragazzo precipitava nel vuoto: ciò che i ragazzi hanno raccontato agli inquirenti non ha permesso di far luce su quanto accaduto nella notte tra mercoledì e giovedì scorso.
I ragazzi hanno, comunque, ammesso di aver bevuto alcolici e di aver fumato marijuana quella notte.
News Elia Barbetti, morto in gita a Milano per Expo 2015: aveva solo 17 anni
Questo nuovo tragico evento riapre dolorosamente la questione legata alle gite e al comportamento indisciplinato di molti studenti: è ancora fresco il ricordo di un'altra morte assurda, quella del povero Domenico Maurantonio, avvenuta lo scorso mese di maggio, anche lui in gita con i compagni per vedere l'EXPO 2015.
Un'intervista pubblicata sul sito di 'Repubblica' pone l'accento sul fatto che gli insegnanti non intendano assumersi delle responsabilità che diventano sempre più gravose e insostenibili. Micaela Ricciardi, preside del liceo Giulio Cesare di Roma, sintetizza perfettamente ciò che sta accadendo negli istituti: 'I docenti non ricevono più nulla per le gite e per di più sono costretti a portarsi sulle spalle delle enormi responsabilità'.
Elia Barbetti, gita uguale trasgressione secondo molti docenti
Sono pesantissime le dichiarazioni di Micaela Ricciardi, la quale pone l'accento sulla mancanza di educazione degli alunni, ormai completamente fuori controllo. I docenti dovrebbero controllare di notte se i loro alunni sono regolarmente nelle loro stanze, se stanno dormendo e se, soprattutto, non succede niente di strano.
'Quando si va in gita la fatica degli insegnanti triplica perchè invece di riposarsi e di dormire per le attività del giorno seguente, bisogna bussare alle porte delle camere degli studenti, anche alle tre del mattino'.
Sul Web, i docenti sono divisi nelle loro opinioni. C'è chi afferma come sia ormai impossibile accompagnare i propri studenti in gita, divenuto ormai 'terreno fertile' per le loro trasgressioni con uso di droga e alcool; c'è chi invece ritiene che bisogna dare ancora fiducia ai ragazzi perchè l'esperienza della gita è 'unica'.
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