Riprende nell'aula bunker di Rebibbia il maxi processo di Mafia Capitale che è iniziato lo scorsogiovedì 5 novembre apiazzale Clodio, sede del tribunale di Roma. A presiedere sarà il giudice Rosanna Ianniello, della decima sezione penale, davanti atutti gli imputati ad eccezione di Massimo Carminati, il suo braccio destro a capo dellecooperative e gestore della parte amministrativa, Salvatore Buzzi, e dell'ex Nar Roberto Brugia che saranno collegati in videoconferenza. I tre detenuti avevano presentato una richiesta, in seguito respinta, di essere temporaneamente trasferiti nel carcere romano per partecipare al processo, ma è stato stabilito per motivi di sicurezzache i detenuti restino nelle rispettive carceri.
Carminati, dunque, resterà a Parma con il regime del 41bis, Buzzi aTolmezzo e Brugia a Terni.
Personaggi importanti
Nella prima udienza, durata per ben nove ore, sono state depositate circa 50 richieste di costituzione parte civile, tra cui alcuni esponenti del comune di Roma, della Regione Lazio, Ama oltre a qualche richiesta da parte anche di esponenti politici, comei grillini Roberta Lombardi e Marcello De Vito.Fra i testimoni, invece, ricordiamo l’ex deputato del Pdl Marco Milanese,balzato agli onori di cronacaper l’inchiesta sul Mose, oltre all’ex amministratore delegato di Enav, Guido Pugliesi. Presente fra i testimonianche Luca Odevaineexcapo di Gabinetto ai tempi dell’Amministrazione Veltroni, che svolge il doppio ruolo di testimone/imputato.
Nella lista sono scritti nomi di dipendenti delle amministrazioni pubbliche capitoline E poi Vito Tatò, dell’ispettorato generale del Mef (ministero dell’Economia e delle Finanze) e Luigi Maggio, vicesegretario generale del Campidoglio.
L'accusa per la banda di Mafia Capitale si fa sempre più pesante, data anche la mole di nuove argomentazioni presentate contro gli imputati: parliamo di centinaia di documenti che i giudici stanno esaminando, suddivisi in verbali tipo quello dell'ultimo interrogatorio svolto da Luca Odevaine nel carcere di Terni, intercettazioni e relazioni della Prefettura.