La Francia è stata colpita al cuore , nella notte fra venerdì 13 e sabato 14 novembre: otto attacchi terroristici sparsi per la città di Parigi, infatti, hanno mietuto moltissime vittime facendo risvegliare nel popolo d'oltralpe quel sentimento di paura e di terrore che solo in occasione dell'11 settembre o della strage di Charlie Hebdo ci sono stati. Quello che sta investendo l'Occidente è un sentimento di odio che nemmeno il più meticoloso professante dell'islam riesce a capire. Sì, perché nessuno ha mai detto che nel Corano venga loro imposto di uccidere o eliminare il diverso, ma fatto sta che sono moltissimi i musulmani che in queste ore stanno condannando aspramente gli infami gesti compiuti da alcuni kamikaze dello Stato Islamico.

Su Facebook e Twitter tiene banco l'hashtag #Notinmyname, già utilizzato in occasione dell'attentato a Charlie Hebdo da coloro che ritengono meri assassini gli autori dei fatti di stanotte, non musulmani.

La condanna dei musulmani agli attentati di Parigi

Anche la comunità del mondo arabo nel nostro Paese ha fortemente condannato gli attacchi avvenuti nel cuore della Francia : "Urge reagire in modo unitario" è lo slogan utilizzato dall'associazione dei medici di origine straniera che vivono in Italia.Un fatto di cronaca, dunque, che non ha lasciato indifferenti le tantissime persone di religione islamica che ci sono in Europa, un avvenimento verso il quale il Vecchio Continente è chiamato a dare una risposta che non sia, stavolta, una semplice fiaccolata per le strade di Parigi con tutti i più alti esponenti dei governi del nostro continente.

Anche perché la "forbice" fra l'essere di religione musulmana e il terrorismo si assottiglia sempre di più e c'è la consapevolezza che ai Paesi dell'Unione Europea non basterà chiudere le frontiere come ha già fatto l'Ungheria o come sta facendo la Francia da questa mattina, dato che comunque questi attacchi hanno solo dimostrato che il terrorismo ce l'abbiamo già in seno e che si nasconde nella facce "pulite" di chi ha vent'anni e non ha nulla da perdere se non la propria umanità.