Le indagini degli inquirenti tese a fare luce sulla morte dell'operaio Giuseppe Ghirardini e sull'improvvisa sparizione del suo datore di lavoro Mario Bozzoli, stanno attraversando una fase importante, dopo che l'autopsia eseguita sul cadavere di Ghirardini ha evidenziato che il decesso è stato causato dall'assunzione di cianuro. Il lavoro degliesperti dei Ris ha prodotto così i risultati attesi. Nel comportamento complessivo di Ghirardini non si faticava ad individuare anomalie. L'uomo aveva detto alla sorella di avere deciso di andare a caccia.

Non aveva tuttavia portato con sé il materiale per sparare né i cani.

L'ipotesi suicidio

Viene da pensare che Ghirardini abbia deciso di togliersi la vita, ma questo sospetto non è sufficiente a collegare un eventuale suicidio con la sparizione dell'imprenditore, conosciuto in tutta l'area del bresciano essendo titolare di un'azienda importante che conduceva insieme a suo fratello. Forse Beppe Ghirardini temeva di venire travolto dall'inevitabile crisi aziendale conseguente alla sparizione del suo capo. Per la cronaca, il veleno letale era all'interno di un baccello di silicato e si sta cercando di capirne la provenienza. Vicino al suo corpo c'era una bottiglietta vuota. L'involucro rinvenuto nello stomaco dell'uomo ha un diametro di due centimetri e una lunghezza di quattro centimetri.

La moglie

La scomparsa dell'imprenditore Mario Bozzoli risale all'8 ottobre 2015. Inizialmente si ipotizzò un sequestro di persona, ma nessun indizio porta in questa direzione. Alla moglie Irene Zubani sarà affidata la responsabilità di ricostruire le caratteristiche dei rapporti tra parenti e in particolare dovrà aiutare gli inquirenti a mettere a fuoco le relazioni tra Mario Bozzoli e i nipoti.

Si confida molto nel lavoro dell'anatomopatologa Cristina Cattaneo, che sta cercando indizi del cadavere di Bozzoli nei forni aziendale. Se riuscirà a individuare tracce del titanio della sua protesi dentaria, il giallo di Marcheno potrebbe ricevere una svolta fondamentale.Secondo "BresciaOggi" i due fratelli Mario e Adelio ebbero un pesante diverbio precedente alla scomparsa e in quella occasione alzarono le mani. Tale lite sarebbe avvenuta alla presenza di alcuni operai. Era presente anche Ghirardini? Al momento non è dato saperlo.