Quello che è successo a Parigi nella notte fra venerdì 13 e sabato 14 novembre resterà per molto tempo ancora nella mente di chi si trovava in quei giorni nella capitale francese e si è miracolosamente salvato. Un po' come accaduto a Max Natalucci, il quale è riuscito a scampare alla tragedia dell'Heysel e a quella del teatro Bataclan di Parigi, c'è un altro "Highlander" che reclama un posto nella lista dei miracolati di questi ultimi vent'anni, il 36enne statunitense Matthew. Si tratta di una persona che nel 2001 aveva una riunione di lavoro in una delle due Torri Gemelle del World Trade Center di New York e la mattina dell'11 settembre si trovava proprio sotto il colosso che sarebbe stato di lì a poco abbattuto dagli aerei dirottati della United Airlines.

Una storia, insomma, che ha dell'incredibile, ma il peggio, a detta del protagonista, è avvenuto a Parigi, dove si è trasferito da pochi anni con la famiglia e dove stava assistendo al concerto degli Eagles of Death Metal nella sera del 13 novembre scorso.

'Quanto accaduto al Bataclan è stato mille volte peggio'

L'irruzione dei terroristi nel teatro Bataclan, le urla degli spettatori, gli spari sulla folla per colpa dei quali è morta anche la nostra connazionale Valeria Solesin sono ancora fortemente impressi negli occhi di chi quei momenti li ha vissuti ed è miracolosamente riuscito a sopravvivere. Uno di questi è Matthew, il 36enne statunitense a dir poco perseguitato dagli attentati terroristici.

Perché nonostante l'11 settembre 2001 si fece quasi tutta Manhattan di corsa per allontanarsi il più possibile dalle Torri Gemelle che stavano crollando, l'uomo ha affermato che la strage del Bataclan è stata mille volte peggio, dato che è stato colpito da un proiettile ad una gamba e ha dovuto strisciare fuori dal locale per sfuggire agli jihadisti dell'Isis che avevano fatto irruzione. Solo grazie ad un giornalista di Le Monde è riuscito ad uscire dal Bataclan e a mettersi in salvo, riuscendo poi a raccontare al noto giornale francese le sue peripezie.